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Morti in ospedale a Messina: 6 indagati. Sale operatorie sequestrate: pazienti trasferiti

Gli accertamenti da parte della procura di Messina continuano dopo il sequestro di due sale operatorie all’ospedale Papardo. Il provvedimento emesso a seguito delle denunce presentate dai familiari di due pazienti deceduti pochi giorni dopo essersi sottoposti a interventi di cardiochirurgia. Tra gli indagati anche la direttrice generale del nosocomio.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo le morti sospette e le denunce dei familiari, arrivano i primi indagati e sequestri. Questi sono gli effetti immediati dell'inchiesta condotta dai carabinieri del Nas di Catania e dalla Compagnia Messina Centro su quanto accadeva all'ospedale Papardo di Messina. È stato aperto un fascicolo che ha portato a un provvedimento della Gip del Tribunale locale, Tiziana Leanza, su istanza della Procura.

Due giorni fa, i carabinieri del Nas e della Compagnia Messina Centro hanno posto i sigilli a due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia. Sono sei gli indagati nell'inchiesta per omicidio colposo, tra cui alcune figure di vertice dell'ospedale Papardo.

Le indagini sono scaturite dalle querele presentate dai familiari dei pazienti, che hanno riferito di decessi verificatisi a pochi giorni di distanza da interventi di cardiochirurgia. Le cause sarebbero da attribuire a infezioni tipiche degli ambienti ospedalieri.

Le verifiche, condotte anche con il supporto di consulenti tecnici, hanno rivelato che i decessi segnalati rientravano in un contesto più ampio di casi simili avvenuti nello stesso reparto. Si tratterebbe di eventi che hanno coinvolto pazienti sottoposti a interventi di vario tipo, tra cui l’installazione di valvole cardiache o bypass coronarici.

Sei persone sono iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo aggravato, per fatti verificatisi tra agosto e ottobre. Tra gli indagati figura anche la direttrice generale dell'ospedale Papardo, Catena Di Blasi, 59 anni.

Secondo le accuse, gli indagati non avrebbero adottato protocolli adeguati né misure di vigilanza o istruzioni necessarie per prevenire la diffusione delle infezioni nel reparto di Cardiochirurgia e nella Terapia intensiva post-operatoria. Questo avrebbe contribuito alla morte di quattro pazienti, a causa di infezioni correlate all'assistenza sanitaria.

Nel frattempo, i pazienti che erano ricoverati nel reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo sono stati trasferiti in elicottero a Catania, dove sono stati accolti in altri centri sanitari.

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