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Morte Aurelio Visalli, il testimone: “Colpito da un’onda e svenuto mentre cercava di salire a bordo”

I colleghi piangono il militare eroe, morto ieri a Milazzo per salvare una vita umana: “Era una persona sempre disponibile e pronto a fronteggiare le problematiche lavorative quotidiane di tutti, sacrificandosi per gli altri. L’ultimo sacrificio lo ha fatto proprio ieri per aiutare quel ragazzo”. Il sottufficiale è stato colpito da un’onda mentre cercava di risalire a bordo della motovedetta dopo aver salvato un 15enne in difficoltà tra i flutti per una bravata.
A cura di Giorgio Scura
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MILAZZO (MESSINA) – Stava per risalire sulla motovedetta, quando un'onda lo ha preso in pieno e gli ha fatto perdere i sensi. È morto così, all'età di 40 anni, Aurelio Visalli, il coraggioso militare della Guardia Costiera di Milazzo. Ieri pomeriggio, quando aveva visto due ragazzini in difficoltà, non ci ha pensato due volte a gettarsi tra le onde gigantesche, alte sette metri, per riuscire a mettere in salvo uno dei due ragazzi. Al rientro a bordo, la tragedia, proprio sotto gli occhi dei colleghi che ora piangono un uomo valoroso e un amico.

Ad accorgersi per primo del cadavere, un uomo che ha visto il corpo di Aurelio Visalli galleggiare e che ha subito  avvertito la Capitaneria di porto. Il sottufficiale, 40 anni, è stato poi recuperato a largo di Milazzo. Il militare ieri si era tuffato per salvare un ragazzino in balia delle onde alte 7 metri. Secondo quanto riferito dai guardacoste, il sottufficiale sarebbe stato centrato in pieno da un'onda che gli avrebbe fatto perdere i sensi non riuscendo così a risalire sulla motovedetta.

L'uomo che stamattina ha avvistato il cadavere racconta: "Ero a Tono con altre persone per dare una mano e abbiamo individuato dalla spiaggia il corpo in acqua, lo abbiamo riferito subito agli uomini della Guardia costiera che hanno poi recuperato purtroppo il cadavere del loro collega". Aurelio Visalli viveva a Venetico, lascia la moglie e due figli. Si era arruolato in Guardia Costiera 20 anni fa superando un concorso per "secondo capo" e dopo varie esperienze in diverse parti d'Italia era tornato in Sicilia, a Milazzo.

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I colleghi lo ricordano tra le lacrime: "Era una persona sempre disponibile e pronto a fronteggiare le problematiche lavorative quotidiane di tutti, sacrificandosi per gli altri. L'ultimo sacrificio lo ha fatto proprio ieri per aiutare quel ragazzo". Tutta la città di Venetico si stringe accanto alla famiglia, solo qualche settimana fa i cittadini erano sconvolti per la triste vicenda di Viviana Parisi e del piccolo Gioele Mondello, scomparsi e poi trovati morti a Caronia, ora anche la perdita di Aurelio . E anche Milazzo piange il suo eroe, diverse persone sono ferme davanti alla capitaneria di porto, consolando i colleghi dell'uomo.

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