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Morta Anna Majani, la regina del cioccolato: era la madre del Cremino Fiat

Esempio di imprenditoria al femminile, Anna Majani era vicepresidente dell’azienda di famiglia e appassionata di teatro e musica. Se n’è andata per complicazioni legate al Coronavirus. Fondata nel 1796 la Majani è stata un’eccellenza nel nostro Paese e la più antica fabbrica di cioccolato in Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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Anna Majani è morta. La signora dei cioccolatini bolognesi aveva 85 anni: vicepresidente dell'azienda Majani di Crespellano (Valsamoggia), fondata nel 1796, un'eccellenza nel nostro Paese e la più antica fabbrica di cioccolato in Italia, celebre per i cioccolatini a strati e quelli a forma di tortellini, l’imprenditrice si è spenta domenica a causa di complicazioni da Covid. La passione per il cioccolato l'aveva portata ad entrare giovanissima nell'azienda del padre Francesco appena maggiorenne fino a diventare vicepresidente. In mezzo, il declino durante la Seconda guerra mondiale e la cessione della maggioranza delle quote negli anni Settanta e poi la riconquista da parte degli stessi Majani nel 1985. La società – nota ai buongustai per la scorza e il Cremino Fiat – è tuttora a conduzione familiare, sotto la guida di Francesco Mezzadri Majani, figlio di Anna.

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Accanto alla dedizione per il lavoro ha coltivato la passione per la musica, che l'ha portata a essere membro del consiglio di amministrazione del teatro Comunale. "Arrivederci Signorina, rimarrà sempre nei nostri cuori", scrive la Majani su Facebook, mentre Emilia Romagna Teatro Fondazione esprime "un sentimento di sincero cordoglio e commozione per la perdita di Anna Majani che abbiamo avuto modo di conoscere personalmente, non solo per l’incarico di Amministratore del nostro Ente, ma per l’amore e la passione che ha sempre manifestato per tutto il mondo della cultura e del teatro in particolare". "Imprenditrice e donna di cultura che tanto ha dato alla nostra città", la ricorda il sindaco di Bologna Virginio Merola. "Il suo impegno e il suo lavoro hanno contribuito a tenere alta la reputazione di Bologna e dell’Italia nel mondo. Le mie condoglianze alla sua famiglia a nome della giunta e di tutta l’Amministrazione Comunale".

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