Mistero a Courmayeur, cadavere nudo con il cranio fracassato trovato sulla riva del fiume

È ancora mistero sull'identità dell'uomo, così come delle cause della morte, il cui corpo in avanzato stato di decomposizione e con il cranio sfondato è stato trovato quasi una settimana fa da una coppia di escursionisti in val Ferret, lungo la Dora di Ferret, a Courmayeur in Valle d'Aosta. Alle 14 di ieri è cominciata l’autopsia sulla salma, ma serviranno almeno due mesi per avere le risposte, per quanto già nei prossimi giorni siano arrivate delle prime indicazioni per delimitare il campo: aggressione o incidente. A provare a dare una risposta al giallo è l’anatomopatologa Serena Curti dell’ospedale di Aosta, incaricata dal sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi che coordina l’inchiesta (le indagini sono della Finanza di Entrèves).

Gli inquirenti ritengono che il cadavere sia rimasto in acqua per almeno una settimana. Si trovava in una zona pianeggiante, dove l’acqua è calma e non può averlo trascinato: a meno che la morte non risalga a un mese fa. Non è identificabile né per tatuaggi, né per piercing, né per altri segni particolari. Peraltro non risultano segnalazioni di persone scomparse nella zona; resta in piedi anche l'ipotesi che possa trattarsi di un migrante che a piedi procedeva verso il confine con la Svizzera. La vallata, tramite il Col du Grand Ferret (2.537 metri di altitudine), si congiunge al canton Vallese. L’itinerario è di carattere escursionistico, su sentiero, e fa parte del tour du Mont Blanc. Al momento gli inquirenti sono comunque per la tesi della morte accidentale, sopraggiunta per lesioni. L’esame della ferita sul cranio potrebbe fornire dati importanti.