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Covid 19

Meglio attendere i vaccini Covid aggiornati o fare subito la quarta dose? Lo spiega il prof Pregliasco

Il professor Pregliasco a Fanpage.it: “Quanto più il vaccino è ‘vicino’ al ceppo circolante maggiore è la sua efficacia. Credo che tra una quindicina di giorni arriveranno i nuovi farmaci aggiornati e – visto il flop della quarta dose – direi a questo punto di attendere quelli”.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Virologo, Università di Milano.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo il via libera da parte dell’Ema, due giorni fa anche l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha autorizzato i due vaccini anti Covid "aggiornati" di Pfizer-BioNTech (Comirnaty) e di Moderna  (Spikevax) per la popolazione over 12. "Tali vaccini – ha motivato la commissione tecnico-scientifica dell'Aifa – hanno mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore di quella del vaccino monovalente originario sia nei confronti della variante Omicron BA.1 che delle varianti BA.4 e BA.5″.

Nel giro di qualche settimana, quindi, saranno disponibili anche nel nostro Paese nuovi vaccini aggiornati, la cui somministrazione è fortemente raccomandata soprattutto nei soggetti che presentano fattori di rischio e negli over 60. L'auspicio, con l'arrivo dell'inverno e i rischi correlati a nuove ondate, è che la campagna vaccinale riprenda vigore dopo il mezzo flop della seconda dose booster: solo 2.323.573 persone hanno infatti ricevuto la quarta dose, ovvero meno del 17% della popolazione a cui era destinata. Con il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, abbiamo provato a fare chiarezza sui nuovi vaccini e sulla necessità di ripetuti richiami anche nei prossimi mesi.

Professore, partiamo da un dato: le somministrazioni della seconda dose booster vanno molto a rilento. Perché?

In termini di comunicazione sui vaccini è successo quello che solitamente avviene coi telefonini, quando le aziende anticipano di un anno l'uscita di un nuovo modello suscitando enorme attesa nei clienti. Questa dinamica è stata mutuata dalle aziende farmaceutiche, che da mesi annunciavano lo sviluppo di vaccini aggiornati ma così facendo hanno danneggiato la campagna per la quarta dose.

Secondo lei c'è stata nella popolazione l'attesa di un nuovo vaccino?

Sì, quell'attesa innegabilmente c'è stata. Ma anche molti medici hanno erroneamente suggerito ai loro pazienti di attendere il "nuovo" vaccino per sottoporsi alla quarta dose. Il pasticcio però non è finito: Ema e Aifa hanno autorizzato il vaccino bivalente per Omicron 1 e 2, ma si attende tra una quindicina di giorni quello specifico per Omicron 4 e 5. Tutto ciò fa apparire inutile il vaccino base e già vecchi quelli appena approvati.

A chi deve fare la quarta dose consiglia di aspettare i vaccini aggiornati o fare quelli disponibili?

Posto che saremo sempre in ritardo rispetto al virus, a causa della sua straordinaria capacità di mutare, certamente quanto più il vaccino è "vicino" al ceppo circolante maggiore è la sua efficacia. Credo che tra una quindicina di giorni arriveranno i nuovi farmaci aggiornati e – visto il flop della quarta dose – direi a questo punto di attendere quelli.

Saranno necessari altri richiami in futuro anche con questi vaccini?

Da tempo stiamo osservando un alto numero di reinfezioni sia tra coloro che hanno contratto la malattia, sia tra i vaccinati: ciò significa che le nuove varianti sono sistematicamente in grado di schivare la protezione immunitaria. Rimarrà quindi la necessità di vaccinarsi: i Cdc di Atlanta, ad esempio, raccomandano già la quinta dose a due mesi dalla quarta.

Lei ha ricevuto la quarta dose?

Sì, a metà luglio e non ho aspettato il vaccino aggiornato visto che quello base era ed è ancora efficace contro la malattia grave. Penso che a novembre farò sia la vaccinazione antinfluenzale che un nuovo richiamo contro il Covid.

Insomma, in vista dell'inverno non va abbassata la guardia. 

Qualcuno negli ultimi mesi ha fatto credere che il virus si sia "raffreddorizzato"; non a caso la lotta alla pandemia è sparita anche dai programmi elettorali. È stato un grave errore, questo virus rimarrà tra noi ancora a lungo ed è necessario che soprattutto over 60 e soggetti fragili continuino a vaccinarsi. Ricordo che il Covid è una malattia ancora mortale per gli anziani e i soggetti con altre patologie pregresse.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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