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Mauro colpito alla testa da una bici a Torino, gli amici: “È stata lanciata con forza”

È ancora ricoverato al CTO di Torino, in coma farmacologico, intubato e in prognosi riservata Mauro Glorioso, studente di medicina di 23 anni, che è stato colpito da una bicicletta elettrica molto pesante, buttata dall’alto sui Murazzi nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio, poco dopo l’una.
A cura di Gianluca Orrù
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Dall'account Instagram di Mauro Glorioso si intuisce anche la passione per la fotografia, oltre che lo studio della medicina. Quella vita è stata sconvolta poco dopo l'una di notte, mentre faceva la coda con un gruppo di amici per entrare al "The Beach", un locale del lato sinistro dei Murazzi di Torino.

Il grosso marciapiede è al livello del fiume, le arcate che ospitano i locali sono sotto il livello del suolo. Sopra c'è la strada, un piccolo parcheggio e l'area di sosta del bike sharing, ma ci sono anche molte bici elettriche a noleggio, di quelle pesanti che si prendono con il qr code.

"Stavamo facendo la coda per entrare nel locale – racconta Francesca a Fanpage.it – ed eravamo lì che aspettavamo. Poi abbiamo sentito delle gocce d'acqua venire dall'alto, abbiamo pensato a qualche piccione che aveva fatto cadere dell'acqua, ci siamo spostate sotto la tenda del locale, poi il tonfo".

"Ero lì con lui nel momento in cui è successo – spiega Luca, uno dei suoi amici – ed è stato improvviso, è stato colpito in testa… eravamo distanti, quindi la bicicletta è stata lanciata con forza, sicuramente non è stata gettata da una persona sola, era una bici elettrica di quelle molto pesanti".

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La prognosi di Mauro è riservata, le notizie dal CTO di Torino parlano di danni alle vertebre, coma farmacologico. Mauro è intubato e adesso ci sono la preoccupazione e le preghiere dei genitori arrivati di corsa da Palermo; gli amici hanno lanciato un appello  via social per trovare dei testimoni in un momento della notte, l'una, in cui quelle sono zone ancora piene di gente.

"Ho saputo di quello che è successo a Mauro la mattina – racconta l'amico Vittorio – e adesso sono a pezzi. Lui non se la meritava una cosa del genere, davvero. Per quello che so dovrà essere operato. Non possiamo fare altro che pregare per lui". Ad oggi le indagini dei carabinieri non hanno ancora raggiunto i responsabili della terribile tragedia e sono in corso di analisi i filmati delle telecamere presenti nella zona.

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