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Mattia Caruso ucciso dalla fidanzata Valentina

Mattia Caruso ucciso dalla fidanzata Valentina, il migliore amico: “Lei lo pestava, litigavano sempre”

Secondo il migliore amico di Mattia Caruso, il 30enne padovano ucciso dalla fidanzata Valentina con una coltellata al cuore, “lei lo faceva impazzire. Dice che lui la picchiava? Tutte bugie, era lei che lo prendeva a pugni”.
A cura di Ida Artiaco
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Valentina Boscaro e Mattia Caruso
Valentina Boscaro e Mattia Caruso
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"Lei lo faceva impazzire, lei dice che lui la picchiava? Tutte bugie, era lei che lo prendeva a pugni, è venuto a casa mia tante volte con un occhio nero perché lei lo pestava, certo Mattia ogni tanto si difendeva, ma non alzava le mani, le prendeva e basta".

A parlare è Mihail, il migliore amico di Mattia Caruso, il 30enne padovano ucciso con una coltellata al cuore lo scorso 25 settembre. Ieri è stata fermata per l'omicidio la fidanzata, Valentina Boscaro, che ha confessato affermando di aver ammazzato il ragazzo con un coltello a serramanico perché "era stanca delle sue botte".

Ma proprio Mihail ha raccontato in una intervista al Corriere della Sera una situazione completamente diversa. "Gli avevo detto mille volte di lasciarla – ha continuato -. Non riusciva a staccarsi da lei. Li ho visti a cena martedì della settimana scorsa, era impossibile stare vicino a entrambi, litigavano continuamente".

Come è cominciata la storia tra Mattia e Valentina

Il loro, dunque, sarebbe stato da sempre un rapporto burrascoso. Sin dal loro primo incontro avvenuto due anni fa ai mercatini, dove entrambi lavoravano insieme ai genitori. Lei ha già una figlia di sei anni e a detta di alcuni conoscenti pare avesse una vita burrascosa che neppure la nascita della bambina era riuscita a stabilizzare.

Mattia, invece, aveva avuto qualche problema con la giustizia, piccolo spaccio, risse da bar.

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Il rapporto tra i due non piaceva a genitori di Mattia, che per questo è anche andato via da casa.

"Da un po’ di tempo era andato a vivere con lei, lasciando casa dei miei genitori – aveva dichiarato nei giorni scorsi la sorella Melinda -. Mattia era innamoratissimo di lei. Noi eravamo preoccupati per via del fatto che Valentina si fosse già dimostrata una persona complicata, si lasciavano e si riprendevano in continuazione, avremmo solo voluto vederlo più sereno".

L'omicidio e l'ultimo post su Facebook

Poi, il 25 settembre scorso è successo l'irreparabile. Mattia è stato trovato nella sua auto in una pozza di sangue in via Colli Euganei. In macchina con lui c'era proprio Valentina. Inutile la corsa in ospedale: ne verrà dichiarato il decesso una volta arrivato al pronto soccorso.

Il giorno dopo la morte di Mattia, Valentina ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto in bianco e nero dei binari di una ferrovia, sfuocata e con l'orizzonte incerto.

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Ieri la ragazza è stata sottoposta a interrogatorio e la sua versione non ha convinto gli inquirenti, che hanno individuato una serie di contraddizioni.

A insospettirli sarebbe stato il fatto che la fidanzata non si sarebbe accorta che Mattia era stato gravemente ferito, né che stesse perdendo una grande quantità di sangue dal fianco. Poi la confessione: "L'ho ucciso con il coltello a serramanico che aveva sempre con sè. Abbiamo litigato in auto, lui era strafatto, ho preso il coltello e l'ho colpito al cuore", ha detto.

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