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Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro voleva uccidere la nonna di sua figlia: i giudici svelano il piano del boss

È quanto emerge dal provvedimento con cui i giudici del Riesame hanno rigettato l’istanza di scarcerazione della maestra Laura Bonafede. Il progetto del boss sarebbe maturato a causa dei contrasti nati tra l’ex compagna Franca Alagna e la sua famiglia.
A cura di Susanna Picone
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Matteo Messina Denaro avrebbe progettato di uccidere la nonna materna di sua figlia Lorenza Alagna. Il dettaglio emerge dal provvedimento con cui i giudici del Riesame hanno rigettato l'istanza di scarcerazione dell'amante di Laura Bonafede, la maestra considerata una delle donne del boss arrestato a gennaio.

Perché Messina Denaro avrebbe voluto uccidere la nonna della figlia

Messina Denaro avrebbe voluto uccidere la donna a causa di contrasti nati tra la sua ex compagna, Franca Alagna, e la famiglia del padrino. Contrasti che, secondo il capomafia, sarebbero stati causati proprio da Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e nonna della figlia Lorenza. L’omicidio, alla fine, non è stato portato a termine.

I messaggi in codice tra Messina Denaro e la maestra

I giudici comunque hanno svelato il piano di Messina Denaro partendo da un messaggio del 15 dicembre del 2022 tra l'allora latitante e la maestra Bonafede.

"Bonafede lasciava intendere – scrivono i magistrati del Riesame – che questi (Messina Denaro ndr) avesse manifestato il proprio intento omicidiario ai danni di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e ritenuta la vera artefice delle frizioni familiari".

Bonafede, riferendosi a una precedente comunicazione con Messina Denaro, dice: "al punto 35 mi dici che porterai Quella a salutare Uomo", dove "quella" è la Polizzi e "Uomo" è il boss Leonardo Bonafede, padre della maestra deceduto anni fa.

Una frase che lascia intendere la volontà di far raggiungere dalla donna il capomafia morto.

Proprio in seguito ai contrasti con la famiglia del padre, Lorenza Alagna lasciò la casa dei Messina Denaro in cui aveva abitato con la madre. Lorenza è nata nel 1996, quando il padre era già latitante. Nelle scorse settimane, mesi dopo l’arresto del capomafia, padre e figlia si sono incontrati nel carcere dell’Aquila in cui il boss è detenuto.

Arresto Messina Denaro
Arresto Messina Denaro

Il rapporto tra Messina Denaro e Laura Bonafede

L'inizio della relazione tra Laura Bonafede e il boss Matteo Messina Denaro risalirebbe al 1996. Solo a partire dal 2007, però, la donna sarebbe stata coinvolta dal capomafia nella gestione dei propri interessi.

La convivenza tra i due, insieme alla coppia viveva anche la figlia della donna, Martina Gentile, "sarebbe stata interrotta nell'aprile del 2015 – dicono i magistrati -. Da aprile del 2017 la convivenza si sarebbe trasformata in mera frequentazione, anche quest'ultima sarebbe stata bruscamente arrestata nel dicembre del 2017 probabilmente a seguito delle perquisizioni disposte dai giudici".

Secondo i giudici – si legge sempre nel provvedimento col quale il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione della maestra – Laura Bonafede "ha contribuito in modo fattivo al mantenimento in vita della peculiare rete di comunicazione di Matteo Messina Denaro, affidando la consegna dei propri scritti ai ‘tramiti', ideando ella stessa nuovi nomi in codice con cui fare riferimento a terzi soggetti o servendosi di nomi già pensati da boss e distruggendo i messaggi da lui ricevuti in vantaggio dell'ex latitante".

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