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“Made in China”, Venezia dice stop: in centro soltanto negozi di qualità

Il consiglio comunale ha approvato una delibera che impone regole ferree per tutelare il decoro nelle aree più centrali (Piazza San Marco o di Rialto) e mantenere l’identità storico-architettonica della città. Si potrà avviare un’attività solo se riguarderà la moda di alta gamma, le librerie, le gallerie d’arte e d’antiquariato, l’arredamento e il design, gli oggetti preziosi, il restauro di oggetti d’arte e l’artigianato artistico.
A cura di Biagio Chiariello
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Addio moda low cost o souvenir ‘made in China’ per le zone più turistiche di Venezia. Il consiglio comunale infatti ha approvato all’unanimità una delibera che impone nuove regole nel segno della tutela del decoro ai negozi delle aree più centrali della città, in particolare Piazza San Marco o di Rialto. Il provvedimento, che ora passerà all'esame della Regione per il via libera definitivo, vuole tutelare e valorizzare il patrimonio culturale della Serenissima “per non far perdere alla città antica – sottolinea l'amministrazione municipale – la sua autentica identità” e allo stesso tempo, sottolinea l’amministrazione municipale, “contribuire a una generale lotta al degrado contro i fattori suscettibili di recare lesione di interessi generali, quali la salute pubblica, la civile convivenza, il decoro urbano, il paesaggio urbano storico, la tutela dell’immagine e dell’identità storico-architettonica della città”.

La delibera, che avrà durata di tre anni e che va a sommarsi ai provvedimenti approvati già nei mesi scorsi dalla giunta e dal consiglio a tutela del patrimonio artistico e culturale di Venezia, prevede nel dettaglio: nella zona di Piazza San Marco, Piazzetta San Marco e Piazzetta dei Leoncini, oltre che quelli situati sul Ponte di Rialto e in tutta l'area Realtina (ruga dei Oresi, sotoportego dei Oresi, sotoportego de Rialto, campo San Giacomo di Rialto, Naranzeria, Erbaria) sarà possibile avviare un’attività solo se riguarderà la moda di alta gamma. Così come le librerie, le gallerie d’arte e d’antiquariato, negozi di arredamento, di design, di oggetti preziosi. Non solo: i negozi di artigianato artistico, ad esempio, dovranno specificare in vetrina il luogo di produzione dell’oggetto esposto, mentre le ristrutturazioni degli esercizi commerciali dell’area marciana dovranno garantire il mantenimento degli arredi già esistenti “o di analoga connotazione”. Attenzione poi all’illuminazione dei negozi: “non dovrà essere di tonalità fredda”, mentre l’installazione dei serramenti deve essere “in materiale diverso dal legno o metallo”.

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