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Libero Riccardo Menenti: sette anni fa massacrò per vendetta il 24enne Alessandro Polizzi

Libero, in attesa di giudizio bis, Riccardo Menenti, l’uomo che nel 2013 uccise, ferendolo a colpi di pistola e massacrandolo con uno svitabulloni, il 24 enne Alessandro Polizzi, a Perugia. L’uomo è stato scarcerato per decorrenza dei termini in attesa che la Cassazione fissi un nuovo processo. Fece irruzione nella casa di Alessandro e della sua fidanzata Julia, ex di suo figlio Valerio Menenti, che con lui pianificò la spedizione. I genitori di Alessandro: “Vogliamo sapere perché l’assassino di nostro figlio è libero”.
A cura di Angela Marino
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Riccardo Menenti è uscito dal carcere. È tornato in libertà dopo sette anni l'assassino di Alessandro Polizzi, ferito a colpi di pistola e finito con uno svitabulloni nella casa in cui viveva con la fidanzata, il 26 marzo del 2013,  a Perugia. Il 60enne condannato all’ergastolo, ma in attesa di giudizio bis è stato scarcerato per decorrenza dei termini il 10 gennaio scorso, come previsto dal codice penale, per un ritardo procedurale. Se la Cassazione avesse fissato l’udienza sul processo bis, infatti, l'ex pugile sarebbe rimasto in carcere.

I fatti

I fatti risalgono a sette anni fa, quando Polizzi conosce l'allora fidanzata, Julia Tosti, anche lei vittima della violenza di Menenti. I due ragazzi avevano iniziato da poco una relazione e Alessandro aveva avuto alcune accese discussioni con l'ex di Julia, Valerio Menenti, figlio di colui che sarebbe diventato il suo assassino. Il rancore misto a un cieco desiderio di vendetta per il figlio aveva spinto Menenti padre a introdursi nell'appartamento di via Ricci, a Perugia, in cui Julia viveva con Alessandro. I due ragazzi  furono sorpresi nel cuore della notte nella loro stanza da letto.

Il movente, la vendetta

Entrato nello stabile con le vecchie chiavi del figlio, Menenti aveva sfondato la porta di ingresso dell'appartamento facendosi strada fino alla stanza in cui i ragazzi dormivano da ore. Aveva aperto il fuoco su Alessandro colpendolo alla ascella e ferendo, con lo stesso proiettile in uscita anche Julia. Nonostante il colpo Alessandro aveva provato a lottare ma era stato sopraffatto dal suo aggressore che, dopo aver usato la pistola, aveva estratto uno svitabulloni e aveva massacrato Alessandro, per poi avventarsi su Julia. Solo l'arrivo dei vicini ha fermato Menenti dall'ammazzare anche la ragazza, che intanto supplicava: "Ti prego, non mi ammazzare" mentre lui la colpiva in testa con la spranga. La fuga è breve. Menenti viene acciuffato dalla squadra mobile e arrestato. "Ho difeso mio figlio" dirà.

Valerio Menenti condannato a 16 anni

Padre e figlio finiranno in tribunale per omicidio in concorso. Oggi, a sette anni da quella crudele notte, sono scaduti anche i termini della custodia cautelare di Valerio Menenti, condannato a sedici anni e mezzo per aver pianificato con il padre l'omicidio. Dopo le ultime notizie, i genitori di Alessandro Polizzi hanno inscenato una manifestazione pacifica per protestare contro la scarcerazione di Menenti: "Vogliamo sapere perché l'assassino di nostro figlio è libero".

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