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Le chiede un chiarimento ma in auto ha la pistola, Daniela uccisa dal suo ex con un colpo in testa

Il femminicidio a Savona: l’uomo, che non accettava la fine della relazione, avrebbe chiesto alla donna un incontro per chiarire. Poi la lite in strada, lui ha estratto la pistola e l’ha uccisa con un colpo alla testa prima di chiamare il 112.
A cura di Antonio Palma
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Lui le aveva chiesto un incontro di chiarimento sul loro rapporto che era ormai giunto a conclusione ma in auto si era portato una pistola e così, quando con la donna è scoppiata l’ennesima lite, non ha esitato a tirare fuori e l’arma e sparare, uccidendola con un colpo alla testa. Così è stata uccisa a Savona Daniela Neza, la donna di 28 anni trovata ormai senza vita nella notte tra venerdì e sabato dai soccorsi allertati dallo stesso ex che le ha sparto, il 27enne Safayou Sow.

Secondo quanto ricostruito finora, i due, entrambi lavoratori della ristorazione, avevano avuto una relazione per qualche tempo ma la donna lo aveva da poco lasciato. L’uomo, che non accettava il fatto, le avrebbe chiesto un incontro per chiarire la questione a fine turno di lavoro nel ristorante dove erano impiegati. Dopo varie insistente, lei ha accettato e si sono visti in strada ma, durante la discussione, lei avrebbe confermato che la relazione era finita e tra i due sarebbe nata l’ennesima lite, condita da insulti, stando al racconto dell’omicida. Il 27enne quindi ha preso la pistola dalla sua vettura, parcheggiata poco lontano, e ha freddato la giovane sparando da distanza ravvicinata.

Il dramma intorno alle 2 di sabato notte quando lo stesso Safayou Sow ha contattato il 112 confessando il delitto. “Ho ucciso una donna venitemi a prendere” ha detto agli operatori. Sul posto, oltre a una Volante della polizia, sono accorsi i sanitari del 118 ma per la 28enne era moria troppo tardi, ne hanno solo potuto accertare il decesso.

L’uomo è stato subito fermato e ha immediatamente confessato il delitto dicendo che lei lo avrebbe insultatalo durate la lite. Ora deve rispondere di omicidio e porto abusivo di armi.  Secondo i primi accertamenti, tra l'uomo e la vittima non ci sarebbero stati in passato episodi di violenza denunciati. Resta da capire dove avesse preso l’arma l’uomo, che è incensurato. "L’ho trovata nascosta in un cespuglio" ha riferito l'uomo. La pistola, una semiautomatica calibro 22 e con la matricola abrasa, quindi un'arma illegale, era nel bagagliaio della sua auto.

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