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La coppia che ha salvato 27 migranti al largo di Lampedusa: “Non smettevano di piangere”

Una coppia bolognese in vacanza sull’isola di Lampedusa si è resa protagonista di un inaspettato salvataggio in mare. Stavano pescando a bordo del proprio motoscafo: “Abbiamo avvistato un giovane che nuotava verso di noi e così ci siamo avvicinati”.
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Stavano pescando a bordo della propria barca quando Laura e Tommaso, una coppia bolognese in vacanza qualche settimana fa sull'isola di Lampedusa, ha avvistato in mare un uomo che nuotava verso di loro. "La pesca non stava dando grandi risultati, ad un certo punto un amico ci ha detto che aveva visto dei delfini ma ci è sembrato strano perché in quel tratto non ce ne sono" ha raccontato Laura al Resto del Carlino.

La coppia, che è solita trascorrere le proprie vacanze sull'isola siciliana, si è resa protagonista di un inaspettato salvataggio in mare. "Era circa mezzogiorno e ci trovavamo a 42 miglia al largo di Lampedusa quando è successo tutto. Guardando meglio poi ci siamo accorti che non si trattava di delfini bensì di una persona in acqua che si avvicinava verso il nostro motoscafo".

Tommaso che era al timone ha quindi deciso di invertire la rotta per avvicinarsi al giovane e capire da dove stesse arrivando: "Siamo riusciti a far salire a bordo prima un ragazzo di 29 anni proveniente dal Burkina Faso e poi anche un altro di 24, – ha spiegato Laura – non stavano benissimo, erano affamati e disidratati. Ci trovavamo in una zona quasi al limite dell'area dove vi è divieto di pesca, quindi se non li avessimo soccorsi non so come sarebbe finita".

Poi la coppia ha continuato a raccontare: "Quando i due ragazzi sono saliti a bordo ci hanno ringraziato in ogni modo, ci baciavano le mani e ci chiamavano "mami" e "papi". Uno di loro non riusciva a smettere di piangere". Dopo avergli offerto dell'acqua e del cibo, Laura e Tommaso hanno raggiunto l'imbarcazione dalla quale provenivano: "Non era molto lontana, siamo andati a cercarla e l'abbiamo trovata".

"È stata un'emozione fortissima, a bordo c'erano altri 25 migranti tutti provenienti dal Burkina Faso. Quando ci hanno visti hanno iniziato a cantare, – ha ricordato con emozione Laura – a quel punto abbiamo offerto loro tutta l'acqua e il cibo che possedevamo e infine li abbiamo trainati verso la costa dell'isola".

Poi Tommaso ha aggiunto: "Erano partiti da Sfax cinque giorni prima con poche provviste, un po' d'acqua, poco cibo e solo una tanica di benzina che però è finita quasi subito". Sull'imbarcazione viaggiavano anche tante donne e bambini: "Una di queste giovani madri sedeva a prua e ha raccontato di aver visto morire i suoi due figli di appena due mesi e un anno e mezzo, il giorno prima. Non ha potuto fare altro che lasciarli scivolare in acqua" ha detto Laura cercando di trattenere le lacrime.

Infine, "per arrivare in vista dell’isola abbiamo impiegato ben 7 ore: quando siamo arrivati a 4 miglia dalla costa abbiamo telefonato il comandante di una motovedetta che conosciamo ed è venuto in nostro aiuto. I ragazzi sono saliti tutti a bordo della sua imbarcazione che poi li ha condotti in porto".

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