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Covid 19

Johnson&Johnson come AstraZeneca, verso ok ai soli over 60: il problema delle dosi per i giovani

Secondo indiscrezioni il vaccino Johnson&Johnson potrebbe essere riservato esclusivamente agli over 60, così come è accaduto la scorsa settimana con il farmaco sviluppato da AstraZeneca: ciò potrebbe creare non pochi problemi nei prossimi mesi all’immunizzazione dei soggetti più giovani, destinatari dei vaccini a mRna Pfizer e Moderna.
A cura di Davide Falcioni
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La sospensione negli Stati Uniti del vaccino Johnson&Johnson potrebbe avere importanti ripercussioni sul piano vaccinale italiano nei prossimi mesi: il sospetto che la somministrazione del farmaco possa scatenare casi di trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) in combinazione con bassi livelli di piastrine (trombocitopenia), un po' come avvenuto con il vaccino AstraZeneca, rappresenta un ulteriore ostacolo all'immunizzazione della popolazione italiana. Una decisione definitiva sull'impiego del farmaco monodose arriverà solo dopo il pronunciamento dell'Ema, ma secondo indiscrezioni l'intento sarebbe quello di riservarlo esclusivamente agli over-60, così come sta avvenendo con l'antidoto anglo-svedese.

Speranza: "J&J vaccino importante, andrà utilizzato"

"La scelta di Johnson & Johnson di non immettere immediatamente il vaccino in commercio in Europa è una scelta di natura precauzionale, così come quella dell'Fda Usa", ha intanto dichiarato a Porta a Porta il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Abbiamo fatto una riunione  con i nostri scienziati, chiaramente anche con l'Agenzia del Farmaco Italiana, siamo in collegamento con l'Agenzia Europea e valuteremo nei prossimi giorni appena Ema e gli americani ci daranno notizie più formali, quindi definitive, quale sarà la strada migliore. Ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante avendo la caratteristica di essere in una sola dose". "Il nostro auspicio – ha concluso Speranza – è di poter al più presto sciogliere questi nodi e usare anche questo vaccino che sarebbe il quarto e a noi serve particolarmente".

Come potrebbe cambiare il piano vaccinale

Il blocco di ieri non avrà gravi conseguenze nelle prossime settimane, visto che in Italia sono arrivate per il momento solo 184mila dosi di vaccino J&J: nei prossimi mesi, tuttavia, ne erano attese altre 7,3 milioni che il governo aveva immaginato di destinare ai quarantenni, che avrebbe voluto immunizzare rapidamente con il siero monodose. Così però non sarà: il vaccino Johnson&Johnson sarà riservato solo agli over 60, tra i quali si registra il 95% delle morti per Covid-19, andando però a creare un vero e proprio buco tra milioni di soggetti giovani, che dovranno fare affidamento solo su Pfizer e Moderna.

Nei prossimi mesi boom di dosi per over 60

Il piano vaccini del Governo aggiornato al 3 marzo
Il piano vaccini del Governo aggiornato al 3 marzo

Il piano vaccinale attualmente in vigore prevede, per il secondo trimestre del 2021, 10.042.000 dosi di vaccino Astrazeneca e 7,3 di Johnson&Johnson, che serviranno a immunizzare circa 12 milioni di over 60. Nel trimestre successivo – da luglio a settembre – i vaccini AstraZeneca che dovrebbero arrivare nel nostro paese saranno 24 milioni e quelli J&J 15 milioni, sufficienti per altri 27 milioni di anziani. Il rischio, per dirla in parole povere, è che ci si ritrovi tra qualche mese con una sovrabbondanza di dosi di vaccino per anziani, e con una penuria per i soggetti più giovani.

L'UE potrebbe acquistare solo vaccini a mRna (Pfizer e Moderna)

Al momento, quindi, i vaccini J&J ed AstraZeneca hanno fatto registrare casi, seppur molto rari, di trombosi del seno venoso cerebrale . Non è ancora chiaro perché questo avvenga, ma gli scienziati sembrano concordare sull’ipotesi che il problema potrebbe essere rappresentato dal vettore virale: l’adenovirus. Nel caso del vaccino di Oxford, è di scimpanzè, mentre in J&J umano. Per questa ragione, secondo quanto rivela La Stampa già a partire dal 2022 “la Commissione europea, d’accordo con i leader di molti Paesi, avrebbe deciso che alla scadenza dei contratti validi per l’anno in corso non saranno rinnovati quelli con le aziende che producono vaccini di questa tipologia (AZ e J&J)". L'intento sarebbe quello di puntare tutto sui vaccini a Rna messaggero come Pfizer e Moderna, che potrebbero essere gli unici in circolazione per il contrasto del coronavirus.

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