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Jenny Cantarero uccisa a Misterbianco, è caccia al killer. Il sindaco: “Trovate quel mostro”

Proseguono le ricerche dell’uomo indagato per l’omicidio di Giovanna “Jenny” Cantarero, uccisa venerdì sera tra Misterbianco e Catania. Oggi l’autopsia sulla 27enne, stasera una fiaccolata contro la violenza.
A cura di Susanna Picone
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Non si trova l’uomo indagato per l'omicidio di Giovanna Cantarero, la ventisettenne da tutti chiamata Jenny uccisa a colpi di pistola nella tarda serata di venerdì in una strada della periferia tra Misterbianco e Catania. Si cerca un uomo che, a quanto emerso, avrebbe avuto una relazione che è stata definita “burrascosa” con la giovane donna e che risulta irreperibile dalla notte del delitto. Stamane è in programma l'autopsia sul corpo della ragazza, che lascia una figlia di 4 anni, intanto per stasera il Comune di Misterbianco ha organizzato una marcia silenziosa contro la violenza che prenderà il via alle ore 18,00 da piazza Berlinguer e si snoderà per le vie Lenin, Allende e Nobel per giungere sul luogo dell’omicidio di Jenny.

L'omicidio di Jenny all'uscita dal lavoro

Il sindaco di Catania Salvo Pogliese in un post su Facebook ha lanciato un appello alle donne a denunciare le violenze e a "trovare il mostro” che ha ucciso Jenny. “Giovanna ‘Genny’ Cantarero aveva 27 anni. È stata uccisa a Misterbianco, freddata con diversi colpi di pistola, uno dei quali alla testa, come nella peggiore delle esecuzioni. Usciva dal lavoro, un panificio, dove si guadagnava da vivere onestamente”, è quanto scrive Pogliese su Facebook. E ancora: “Giovanna è una giovanissima concittadina che lascia una figlia, probabilmente a causa di una relazione ‘malata’ e per la mano criminale, questo è certo, di una persona abominevole”. “Ciao Genny. E trovate questo mostro”, conclude il sindaco. Cantarero è stata assassinata mentre aspettava la madre con una collega che ha assistito alle fasi dell’omicidio: aveva appena finito il suo turno nel panificio in cui lavorava. Secondo la ricostruzione, tutto è accaduto verso le 21.20 di venerdì scorso. Mentre aspettava sarebbe arrivato un uomo – col volto coperto secondo la testimonianza della collega – che avrebbe chiamato la vittima per nome e poi avrebbe esploso tre colpi di pistola. La ventisettenne è stata colpita al volto. L'assassino si poi è allontanato forse con uno scooter. Ieri, a quanto si apprende, è stata una domenica di perquisizioni in diversi luoghi "ritenuti sensibili" dai carabinieri.

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