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Incinta del terzo figlio teme licenziamento, l’azienda le fa un contratto a tempo indeterminato

La storia di Lorena Piras, segretaria di Macomer (Nuoro), mamma di due bambini e il terzo in arrivo. Era precaria e l’azienda per cui lavoro come segretaria, l’ha assunta con l’indeterminato: “Sono fortunata, ma dovrebbe essere la normalità”
A cura di Biagio Chiariello
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Quella di Lorena Piras è una storia che dovrebbe essere ordinaria, eppure fa ancora notizia se si pensa che la maternità nel nostro Paese spesso è uno svantaggio non solo le donne che cercano un impiego ma anche quelle che un lavoro l’hanno già.

La prossima settimana la 31enne sarda, partorirà il suo primo maschietto che arriva dopo due bambine, di 11 e 7 anni. Una bellissima notizia alla quale se ne è aggiunta un'altra sul fronte lavorativo: l'azienda per cui lavora come segretaria – la Sardafuoco, piccola impresa di manutenzione e vendita di impianti a legna e pellet – le ha fatto un ulteriore regalo trasformando il suo contratto precario in uno a tempo indeterminato.

Lorena ha raccontato di essere stata assunta con contratto a termine nel gennaio 2022, quando pochi mesi dopo ha scoperto di essere incinta del terzo figlio. Ha avvisato il titolare, comunicandogli anche che a dicembre sarebbe andata in maternità.

"Lui ha avuto subito una reazione di gioia per noi – spiega Lorena, da 11 anni sposata con Alessandro – e ho capito che la paura di dirglielo era solo una mia impressione, dovuta purtroppo a tutte quelle storie di cui ancora si sente parlare, in cui i datori di lavoro vedono la gravidanza come un ostacolo. Il mio caso è stato diverso: il contratto a scadenza si è trasformato in indeterminato, l’ho firmato poco prima di Natale, nonostante sia in maternità".

Lorena ora vede positivo per il suo futuro e vuole mandare un messaggio alle altre donne, in un momento in cui, purtroppo, la gravidanza resta ancora un fattore che mette a rischio il lavoro per le donne:

"Spero che quello che è successo a me serva per aprire altre porte, che imprenditori e donne nella mia condizione si incontrino in questo modo superando i pregiudizi verso le donne che fanno figli, ma so bene purtroppo di essere una mosca bianca – prosegue Lorena – La mia storia con il lavoro è nata a gennaio 2022, quando dopo anni che non lavoravo ho mandato il curriculum alla Sardafuoco: il mio sogno era diventare segretaria. Non ci speravo tanto a dire il vero, invece dopo una settimana mi hanno chiamata e assunto a tempo determinato con vari rinnovi fino al 22 dicembre, quando ho firmato il contratto a tempo indeterminato".

Sul caso di Lorena è intervenuta anche la Consigliera regionale di parità Tiziana Putzolu:

"Si tratta una notizia bellissima per la Sardegna, ma purtroppo le cose non stanno cambiando si tratta piuttosto, e lo dico dal mio osservatorio privilegiato, di un fatto eccezionale. La storia di Lorena è bella perché siamo in presenza di una pluripara assunta a tempo indeterminato pur essendo di nuovo incinta, categoria vessata e discriminata sia nel pubblico che nel privato, e sottolineo il pubblico che dovrebbe garantire i nostri diritti e invece non fa eccezione. A Macomer abbiamo avuto un piccolo imprenditore illuminato e spero che possa essere di esempio a tanti suoi colleghi. Mi auguro che la notizia di Lorena così ben amplificata dai media possa rappresentare un modello che potrebbe essere emulato e assorbito col passare degli anni".

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