170 CONDIVISIONI

Incidente sul lavoro a Modena, com’è morta Laila El Harim: i risultati dell’autopsia

La donna sarebbe deceduta sul colpo a causa di fratture craniche e alle vertebre schiacciata in una fustellatrice. È quanto emerge dai primi risultati dell’accertamento autoptico disposto dalla procura di Modena. Laila avrebbe più volte parlato con i suoi familiari dei problemi frequenti con quel macchinario.
A cura di Biagio Chiariello
170 CONDIVISIONI
Immagine

Trascinata e schiacciata dal macchinario che stava utilizzando in quel momento, una fustellatrice: è morta sul colpo Laila El Harim. Questo emerge dai primi risultati dell'accertamento autoptico disposto dalla procura di Modena sul corpo della 40enne, deceduta mentre lavorava nell'azienda d'imballaggi "Bombonette" di Camposanto, nel Modenese. Fatali sarebbero state le fratture craniche e alle vertebre.

Nel frattempo proseguono le indagini sul drammatico incidente sul lavoro. La procura ha iscritto una seconda persona (oltre al legale rappresentante dell'azienda) nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta del nipote del titolare dell’azienda, Fiano Setti che risulta delegato alla sicurezza.

Immagine

Sul cellulare della donna sono state trovate diverse foto che avrebbe scattato alla stessa fustellatrice ogni volta che andava in blocco e che inviava ai tecnici, che dovevano poi intervenire.

Laila El Harim ne avrebbe parlato "a chi di dovere" ha spiegato il compagno, dal quale aveva avuto una bambina. "Se ne lamentava spesso – ha raccontato l'uomo a La Repubblica -. Diceva che la macchina si bloccava, che non andava. E spesso dovevano intervenire gli elettricisti".

Gli inquirenti, che hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo, devono stabilire se ci sia stata una correlazione tra i malfunzionamenti documentati dalla 40enne e la sua morte. Per quanto riguarda l’infortunio, la procura ha delegato gli accertamenti agli esperti del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (Spsal) dell’Ausl, in concerto con l’ispettorato del lavoro. Ciò che dovranno ora stabilire i periti è se il macchinario funzionasse correttamente, se i sistemi di sicurezza fossero attivi e adeguati, se ci fossero sistemi di protezione o se gli stessi siano stati manomessi.

170 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views