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Una sola persona per famiglia a fare spesa al supermercato: ordinanza in Toscana

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani annuncia una nuova ordinanza per contenere il contagio da Coronavirus. Prevede, tra le altre cose, che negli esercizi a prevalenza alimentare l’accesso è consentito a una sola persona per nucleo familiare. L’ordinanza entra in vigore sabato 31 ottobre.
A cura di Susanna Picone
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Una sola persona per famiglia a fare la spesa. La raccomandazione di non spostarsi per spese non necessarie, la regola per la quale in ogni negozio ci dovrà essere al massimo una persona ogni dieci metri quadrati. Tutto per contenere il contagio da Coronavirus. È quanto prevede la nuova ordinanza della Regione Toscana. "Ho firmato un'ordinanza, valida già da domani, che si riferisce al commercio al dettaglio e orientata soprattutto verso quelli che possono essere, nel fine settimana, gli assembramenti che si richiamano in modo naturale intorno ai centri commerciali”, ha spiegato il governatore toscano Eugenio Giani. L'ordinanza richiede che se si va in un esercizio prevalentemente dedito alla vendita di alimentari vada una sola persona per famiglia, “evitando di fare dei centri commerciali e dei negozi al dettaglio occasioni di passeggiata per la famiglia”, ma andare quindi solo per le necessità, cercando di fare la spesa con rapidità e seguendo tutte le prescrizioni su mascherine, distanziamento e igiene delle mani.

"Abbiamo deciso di agire con ordinanza perché occorre essere sempre più rigorosi in quanto la situazione sanitaria è preoccupante e sempre più crescono i contagi, e quindi dobbiamo cercare tutti di autolimitarci. Riuscire a evitare di essere portatori di contagio è un bene per noi stessi e per gli altri perché la pandemia si presenta sempre più con caratteri di asintomaticità, ma chi è asintomatico non ha un virus più debole perché è un virus che trasmettendosi a un'altra persona può diventare forte", ha spiegato Giani. L’ordinanza della Toscana prevede che all’esterno dei negozi ci saranno cartelli per indicare la capienza massima di ogni esercizio. Sono previsti sistemi di “limitazione e scaglionamento degli accessi o sistemi di prenotazione”, mentre ove possibile dovranno essere differenziati i percorsi  di entrata e uscita.

In sintesi la nuova ordinanza sul commercio in vigore da sabato 31 ottobre:

Negli esercizi commerciali l’ingresso è consentito soltanto a chi indossa mascherina protettiva che copra naso e bocca e obbligatorio igienizzare con apposito gel;

Ogni esercizio commerciale dovrà indicare il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente al proprio interno;

Deve essere garantito il parametro di 1 cliente ogni 10 metri quadri di superficie di vendita, esclusi gli operatori;

Devono essere utilizzati opportuni sistemi di scaglionamento e prenotazione per non superare il limite di capienza individuato;

Differenziare se possibile i percorsi di entrata e uscita dall’esercizio commerciale;

Negli esercizi a prevalenza alimentare l’accesso è consentito a una sola persona per nucleo familiare;

All’ingresso di ogni esercizio sono posizionati appositi dispenser per igienizzare le mani e adeguata cartellonistica sulle misure di sicurezza;

Ove possibile in prossimità di banchi e casse si raccomanda di posizionare pannelli di separazione tra lavoratori e clienti. In alternativa il personale deve indossare mascherine FPP2 senza valvola e avere a disposizione gel igienizzate;

Per le medie e grandi strutture di vendita sono posizionati all’ingresso rilevatori di temperatura corporea;

Se la struttura è organizzata in forma di centro commerciale dovranno essere previsti ingressi differenziati tra la galleria commerciale e gli esercizi a prevalenza alimentare;

Qualora sia prevedibile la formazione di file deve essere indicata tramite segnaletica a terra la distanza interpersonale di un metro da mantenere, anche su rampe e scale mobili;

L’indice massimo di presenze deve essere garantito anche per l’accesso ai servizi igienici e agli ascensori;

Nelle aree comuni dei centri commerciali è vietato consumare alimenti e bevande al di fuori degli spazi destinati alle attività di somministrazione.

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