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In Friuli la festa degli uomini è un inno al sessismo: donne bendate in ginocchio a mangiare banane

Polemiche per la Festa degli uomini in Friuli dove donne bendate e inginocchiate mangiano banane. E scatta la petizione per chiederne la cancellazione: “Denigratorio e sessista”.
A cura di Chiara Ammendola
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Un momento della "Gara di mangiatrici di banane" nel 2018
Un momento della "Gara di mangiatrici di banane" nel 2018

Donne bendate e inginocchiate, che mangiano banane mentre intorno un gruppo di uomini le incita urlando frasi come "Facci godere". È quanto prevede la "Gara di mangiatrici di banane" che si tiene durante la Festa degli uomini che viene organizzata ogni anno a Monteprato di Nimis, in Friuli-Venezia Giulia. Un evento che ogni attrae non poche persone, ma altrettante polemiche proprio a causa della gara dalle connotazioni piuttosto sessiste, tanto che quest'anno è stata lanciata una petizione online per chiederne l'annullamento.

“Perché ciò che è festa per l’uomo, o festa dell’uomo, si traduce in una forma di oppressione, denigrazione, oggettificazione e sessualizzazione per la donna e della donna? – si legge nella nota che accompagna la raccolta firme – la risposta, laddove dovesse mancare, desideriamo suggerirla noi: questa gara non è altro che la diretta espressione del contesto culturale in cui è stata immaginata”.

La locandina della Festa degli uomini (Facebook)
La locandina della Festa degli uomini (Facebook)

La cosiddetta Festa degli Uomini si tiene ogni anno dal 1977 nel comune in provincia di Udine e prevede una serie di giochi, balli e riti propiziatori costruiti intorno alla figura maschile, che si concludono con l'elezione del David più mascolino. Il tutto avviene tra falli giganti e riferimenti al sesso sempre e comunque rivolti alle donne, come appunto la Gara di mangiatrici di banane, che premia coloro le quali riescono a dare maggiore piacere agli uomini.

Alle polemiche e alla petizione online che chiede la chiusura della manifestazione, gli organizzatori della festa che hanno sempre difeso l'evento definito divertente, hanno risposto con un post pubblicato sulla pagina Facebook della Festa degli uomini: “In queste ore sembrerebbe che stia circolando una interessante petizione che ci vede coinvolti – si legge sul social – stiamo leggendo centinaia di messaggi a riguardo che talvolta ci fanno davvero sorridere: nei prossimi giorni raccoglieremo e pubblicheremo i più divertenti e significativi! Continuate a commentare con ironia e bananosità!”.

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Un evento denigratorio e sessista che pone nuovamente l'accento sulla percezione della figura della donna nella società e da parte degli uomini, così come si legge nella petizione che ne chiede la cancellazione : “La questione della “Gara di mangiatrici di banane”, infatti, non è l’ennesima trovata goliardica, simpatica, innocua il cui unico obiettivo è riempire il programma. Il punto della questione è: perché il programma di questa festa non è stato immaginato diversamente? In altre parole, perché ciò che è festa per l’uomo, o festa dell’uomo, si traduce in una forma di oppressione, denigrazione, oggettificazione e sessualizzazione per la donna e della donna?

Questa gara non è altro che la diretta espressione del contesto culturale in cui è stata immaginata. È il risultato di una cultura che sta alla radice di infinite altre forme di oppressione, diverse, certamente, ma pur sempre tra loro connesse: dalla violenza di genere e le sue molteplici manifestazioni al gender pay gap, dal recente NO del Senato all’affossamento del DDL Zan, dalla questione dell’aborto a quella del lavoro di cura e riproduttivo, ancora, purtroppo, trattato come una prerogativa della donna o addirittura una sua “naturale estensione”.

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