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Impossibile trasportarla in sala operatoria, neonata di appena 650 grammi operata in reparto e salvata

L’intervento è perfettamente riuscito e la bambina ora è in condizioni cliniche stabili, anche se rimane ricoverata in terapia intensiva neonatale a Pescara dove dovrà restare ancora per diverso tempo.
A cura di Antonio Palma
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Per alcune ore il reparto di terapia intensiva neonatale si è trasformato in una sala operatoria all’ospedale di Pescara per poter operare d’urgenza una neonata dal peso di appena 650 grammi. La piccola, nata prematuramente alla ventiquattresima settimana e con grossi problemi di salute, infatti, aveva bisogno di un intervento chirurgico salvavita ma le sue condizioni non permettevano un trasferimento in sicurezza in sala operatoria.

Così nell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia è stata allestita una vera e propria sala operatoria con l’intervento di medici anestesisti e di Rianimazione Pediatrica, oltre che dell’equipe della Chirurgia Pediatrica, che hanno permesso di trattare la bimba nella maniera più sicura ed efficace.

Come spiegano dall’Asl di Pescara, la bambina presentava segni di perforazione intestinale e per tale motivo si è reso necessario un intervento in anestesia generale che l’équipe della Chirurgia Pediatrica ha potuto eseguire direttamente in Terapia Intensiva Neonatale, trasformata per l’occasione in una vera e propria sala chirurgica.

Un evento molto raro per una operazione molto delicata visto che per la prima volta in 45 anni di esistenza la Terapia Intensiva Neonatale si è trasformata in sala operatoria. “L’allestimento di una piccola sala operatoria su di una postazione della Terapia Intensiva Neonatale è stata possibile poiché il reparto ha in dotazione un’incubatrice con particolari caratteristiche tecniche, tali per cui può trasformarsi in un piccolo tavolo operatorio, elemento che qualifica ulteriormente la TIN della Asl di Pescara rendendola un centro di riferimento regionale nel trattamento della patologia chirurgica neonatale” spiegano dall’ospedale abruzzese.

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L’intervento, effettuato dal prof. Gabriele Lisi e dal dr. Mario Fusillo, è stato possibile anche grazie alla disponibilità del personale del blocco operatorio e di varie figure professionali. L’intervento è perfettamente riuscito e la bambina ora è in condizioni cliniche stabili, anche se rimane ricoverata in terapia intensiva neonatale dove dovrà restare ancora per diverso tempo.

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