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Il prete positivo alla cocaina dopo un incidente risulta irreperibile. La diocesi interviene sul caso

Pare si sia reso irreperibile il parroco di Rivisondoli (L’Aquila) che nella notte di domenica 10 marzo è rimasto coinvolto in un incidente stradale ed è risultato positivo alla cocaina dopo essersi sottoposto al test eseguito in ospedale a Sulmona. La curia in una nota: “Dispiaciuti per l’incidente accaduto e seguiamo con attenzione la situazione”.
A cura di Eleonora Panseri
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Pare si sia reso irreperibile il parroco di Rivisondoli, in provincia de L'Aquila, che nella notte di domenica 10 marzo è rimasto coinvolto in un incidente stradale ed è risultato positivo alla cocaina dopo essersi sottoposto al test eseguito in ospedale a Sulmona, dove è stato medicato assieme a un'altra persona rimasta coinvolta e ferita nel sinistro.

L'auto guidata dal sacerdote, di origine colombiana, una Toyota che risulterebbe presa a noleggio da una società di Trento, è stata praticamente distrutta nello scontro con un altro mezzo in transito sulla statale 17. I valori superavano le mille unità, oltre il triplo del “cut-off”, il valore, pari a 300, sotto il quale il test è considerato negativo, come spiega Leggo.

La polizia stradale, intervenuta sul posto su segnalazione dello stesso prete, gli ha ritirato la patente e lo ha denunciato alla Procura di Sulmona per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Da tempo il sindaco del piccolo comune avrebbe chiesto l'allontanamento del prete Sudamericano. "Molte volte mi sono sentito solo e poco ascoltato. Non posso accettare che la mia immagine venga infangata per un semplice incidente", aveva detto il prete raggiunto dal quotidiano locale Il Centro.

Il vescovo della diocesi Sulmona Valva, Michele Fusco, ha riunito il collegio dei consultori per i provvedimenti da assumere. Il monsignore e i sacerdoti si dicono "dispiaciuti per l'incidente accaduto, gli sono vicini, lo accompagnano con la preghiera in questo momento particolare, esprimono vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione", si legge in una nota dell'ufficio comunicazioni sociali della diocesi in riferimento al parroco.

In queste ore, il sacerdote non sarebbe più reperibile e avrebbe lasciato come domicilio una casella dell'ufficio postale del paese confinante con Rivisondoli, Pescocostanzo, dove è stato parroco e rettore della basilica di Santa Maria del Colle, ma poi trasferito. Ad ottobre del 2022, lo stesso prete era rimasto coinvolto in un altro incidente e in quella occasione lasciò il luogo del sinistro giustificandosi per il fatto di dover celebrare messa. L'uomo venne indagato per fuga da incidente.

La parrocchia di Rivisondoli è conosciuta soprattutto perché è impegnata, annualmente, nella rappresentazione del ‘Presepe vivente' di Rivisondoli, tra le più antiche e storiche rappresentazioni della natività in Italia.

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