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Il piano dell’Emilia Romagna per combattere l’inquinamento: 4,5 milioni di alberi, uno per abitante

La regione Emilia Romagna finanzierà un piano per piantare 4,5 milioni di alberi, uno per ciascun abitante. L’operazione permetterà di neutralizzare ogni anno 44mila tonnellate di anidride carbonica ed equivarrà a fermare 26mila automobili l’anno portando all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024.
A cura di Davide Falcioni
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Quattro milioni e mezzo di abitanti, quattro milioni e mezzo di alberi: è l'ambizioso progetto della Regione Emilia Romagna che – puntano a diventare un "corridoio verde d'Italia" – intende in questo modo neutralizzare ogni anno 44mila tonnellate di anidride carbonica, operazione che equivale a fermare 26mila automobili l’anno e che porterà all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024: 5 metri quadri in più per ogni abitante.

La promessa fatta dal governatore Stefano Bonaccini in campagna elettorale si sta iniziando a concretizzare.  "Un passo avanti non più rinviabile, un salto di qualità che l’Emilia-Romagna decide di fare subito, con uno dei primi atti di questa nuova legislatura, per dire che vogliamo ricostruire in fretta e farlo cambiando registro, scegliendo la sostenibilità", ha dichiarato oggi il presidente.

"Complessivamente – ha aggiunto l'assessore all'Ambiente Irene Priolo – 2,5 milioni di piante andranno a riqualificare il verde nelle città e in ambito rurale; altri 2 milioni di alberi  permetteranno di realizzare boschi tematici, tra cui quello lungo l’asta del Po, per il quale stiamo già facendo il censimento di 650 ettari di demanio, insieme a piantumazioni lungo le piste ciclabili, in particolare nel tratto emiliano della ciclovia del Vento, e altre infrastrutture pubbliche".

La road map per l'installazione di 4,5 milioni di alberi prevede una prima tappa il 22 giugno, giorno in cui i vivai emiliano-romagnoli potranno presentare domanda per accreditarsi ed essere autorizzati a fornire gli alberi a Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni che ne faranno richiesta. Tra ottobre e dicembre prossimi poi gli enti potranno  rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Sarà permessa la scelta tra varietà specifiche adatte ai vari territori: piante prevalentemente autoctone coerenti con le caratteristiche ecologiche del sito di posa. Per ogni zona della regione è stato individuato uno specifico elenco di essenze, per lo più autoctone, tra le quali si potranno scegliere quali mettere a dimora, ritirandole dai vivai.

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