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Il Papa ai gesuiti: “Sono ancora vivo nonostante alcuni mi volessero morto, preparavano il conclave”

“Sono ancora vivo nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave”: così papa Francesco in un colloquio con i Gesuiti. Un riferimento, probabilmente, alle sue condizioni di salute e alle indiscrezioni sulle dimissioni circolate dopo l’intervento dello scorso luglio.
A cura di Susanna Picone
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Come sta papa Francesco? A rispondere, in un colloquio con i Gesuiti che si è tenuto durante il recente viaggio in Slovacchia, è lo stesso Pontefice che dice di stare bene, nonostante chiaramente gli acciacchi causati dall'età. Un concetto ribadito anche le scorse settimane, quando il Papa ha tra l’altro smentito le voci di dimissioni dopo l’intervento chirurgico subito a Roma. “Grazie a Dio, sto bene”, dice papa Francesco, che aggiunge anche: “Sono ancora vivo nonostante alcuni mi volessero morto”. Nel colloquio pubblicato da Civiltà Cattolica e anticipato da La Stampa il Papa avrebbe detto che addirittura c’era chi pensava già al conclave, dando ormai per morto l’attuale Pontefice e dovendo dunque eleggerne uno nuovo. “So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene”, così ancora Bergoglio.

L'intervento chirurgico al colon a luglio e le voci sulle dimissioni

Papa Francesco lo scorso luglio ha subito un intervento chirurgico al Policlinico Gemelli di Roma. Poche ore prima di andare in ospedale Bergoglio era apparso, in buono stato di salute, alle tradizionali preghiere dell'Angelus in piazza San Pietro, poi nel pomeriggio era stato portato in ospedale per l'intervento già programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Il decorso è stato regolare, ma le voci di un Papa pronto a dimettersi non sono mancate.

Le critiche a papa Francesco

Nel corso del suo ultimo viaggio all’estero il Papa ha parlato poi delle critiche che riceve anche da “una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi”. “Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo”, dice Bergoglio ammettendo che a volte anche lui può perdere la pazienza “specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo”. Bergoglio si è soffermato anche sulle critiche ricevute per la Messa in latino: "Adesso – spiega Bergoglio – spero che con la decisione di fermare l'automatismo del rito antico si possa tornare alle vere intenzioni di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II. La mia decisione è il frutto di una consultazione con tutti i vescovi del mondo fatta l'anno scorso. Da adesso in poi chi vuole celebrare con il vetus ordo deve chiedere permesso a Roma".

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