Ictus dopo la partita di calcetto tra amici, Valentino muore dopo 23 anni di coma

Doveva essere una normale partitella di calcetto tra amici ventenni ma da quel tragico giorno di 23 anni fa, quando poco dopo quella rincorsa al pallone nel campetto un ictus lo ha colpito, la vita di Valentino Lubian è cambiata per sempre e con lui quella dei suoi genitori e familiari. Quel malore lo ha costretto al coma e poi a uno stato vegetativo che si è interrotto solo domenica scorsa quando Valentino ha esalato il suo ultimo respiro. Il 48enne di Fontaniva, in provincia di Padova, si è spento per sempre il giorno prima del suo compleanno a causa di un arresto cardiaco mentre era ricoverato in un centro specializzato, all’interno di residenza per anziani di Cittadella. In quel centro ci era arrivato solo pochi anni fa dopo due decenni di cure domiciliari costanti durante i quali la famiglia non lo ha mai lasciato solo.

Da quel tragico giorno dell’8 settembre del 1998 quando Valentino aveva solo 26 anni, infatti, i genitori e i fratelli hanno sempre sperato pur sapendo che i medici non gli avevano dato molte possibilità e, quando è tornato a casa dall’ospedale, si sono presi cura di lui ogni ora di ogni giorno allestendo nella loro casa una stanza apposita, dandosi il cambio costantemente. “I sanitari ci avevano dato pochissime speranze di vita ma dopo una decina di giorni Valentino ha cominciato a respirare autonomamente ed è iniziata la ripresa, ma i danni dall’assenza di ossigeno hanno causato deficit irreversibili, la condizione era di stato vegetativo” ha raccontato la sorella al quotidiano il Gazzettino.
Dopo due decenni e con i genitori molto anziani, è arrivata la sofferta scelta di portare Valentino in un centro specializzato quando tutti hanno capito che l’assistenza in casa non era più possibile. I funerali di Valentino mercoledì alle 10 del Duomo di Fontaniva dopo l’arrivo del feretro dal Centro residenziale.