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Ha dolori al petto ma cardiologo non c’è, Danilo muore in attesa in ospedale: “Lasciato sulla sedia”

Nel registro degli indagati otto operatori sanitari, tra medici e infermieri, dopo la morte di Danilo Pellegrino, il 52enne deceduto al pronto soccorso dell’ospedale di Casarano, in provincia di Lecce, dopo circa un’ora di attesa del medico cardiologo che non era disponibile.
A cura di Antonio Palma
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Danilo Pellegrino
Danilo Pellegrino

“Non mi sto sentendo bene. Mi hanno lasciato seduto su una sedia, non riesco a respirare bene, mi manca l’aria e le forze mi stanno abbandonando” è l’ultimo straziante messaggio alla figlia di Danilo Pellegrino, il 52enne morto al pronto soccorso dell'ospedale di Casarano, in provincia di Lecce, dopo circa un’ora di attesa del medico cardiologo che non era disponibile.

La denuncia dei familiari: "Lasciato solo, seduto su una sedia di plastica"

Secondo la denuncia dei familiari, l’uomo era arrivato in pronto soccorso in preda a forti dolori al petto e per questo era stato sottoposto ad elettrocardiogramma ma il medico che avrebbe dovuto esaminare il tracciato non c’era e dopo un’attesa di circa un’ora, l’uomo è morto. “Ho chiesto a mio padre se fosse stato monitorizzato e mi rispondeva di no. Mi ribadiva di essere stato lasciato solo, seduto su una sedia di plastica” ha raccontato a Repubblica la figlia che è infermiera professionale a Modena e in quei frangenti cercava di documentarsi sulla situazione del padre.

Il cardiologo di turno era in sala operatoria

Secondo i parenti, la situazione dell’uomo sarebbe stata trascurata e sottovalutata dai medici di emergenza che nel caos del pronto soccorso lo avrebbero lasciato su una sedia nonostante i gravi sintomi come i dolori al petto e la mancanza di aria. Nonostante le richieste della moglie che lo aveva accompagnato, nessuno lo avrebbe preso in carico dopo l’elettrocardiogramma perché il cardiologo di turno, allertato dai colleghi, in quel momento non disponibile per una emergenza in sala operatoria.

Dopo circa un’ora dal suo ingresso in pronto soccorso, Danilo Pellegrino si è accasciato al suolo senza più riprendersi. Solo a quel punto i medici sono intervenuti per rianimarlo ma ormai era troppo tardi.

Indagati otto operatori sanitari, disposta l'autopsia

Dopo la denuncia dei familiari, la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo di indagine e iscritto nel registro degli indagati otto operatori sanitari, tra medici e infermieri presenti quel giorno in ospedale. Al momento si tratta di atto dovuto in attesa dei risultati dell'autopsia sul corpo del 52enne disposta dai pm insieme all’acquisizione della cartella clinica. Il reato ipotizzato dalla Procura al momento è quello di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.

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