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Ha colpito una coetanea con una bottiglia e l’ha sfregiata a vita: arrestata 20enne di Foggia

Ha colpito una coetanea con una bottiglia di vetro sfregiandola a vita: una 20enne di Foggia è stata arrestata con l’accusa di lesioni personali. La vittima sarebbe stata aggredita in strada mentre era con un’amica e le due, a causa delle continue minacce ricevute sui social, avrebbero smesso di uscire di casa per paura. La ragazza ora fermata dalle autorità dovrà rispondere anche dell’accusa di stalking.
A cura di Gabriella Mazzeo
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C'è una svolta nelle indagini su una brutale aggressione avvenuta a fine agosto a Foggia: una ragazza di circa vent'anni è stata arrestata con l'accusa di stalking e lesioni personali a danno di altre due ragazze. La ragazza fermata aveva picchiato una coetanea colpendola con i vetri di una bottiglia. La vittima aveva poi raccontato di avere paura di uscire a causa delle minacce inviate dalla donna che l'aveva aggredita. La sua paura era nata dal giorno dell'aggressione, il 30 agosto scorso, nel cuore della movida foggiana. All'interno di un locale, la vittima stava chiacchierando con un'amica e l'arrestata è entrata aggredendo entrambe verbalmente.

Alcuni avventori avevano poi scongiurato il peggio, costringendo la ragazza ad allontanarsi. Le due, una volta fuori dal locale, sono state nuovamente raggiunte dalla terza donna che le ha poi picchiate, prendendole per i capelli e colpendole con una bottiglia di vetro recuperata dall'immondizia. Ha procurato loro danni al viso, alla schiena e alla testa, continuando a inveire contro le due anche mentre le picchiava. Non contenta della violenza fisica, la ragazza aveva continuato a minacciare le due anche su Instagram. Le vittime sono state soccorse da un passante e portate in ospedale. Una delle due ha riportato uno sfregio permanente sul viso che l'ha costretta a rivolgersi a un chirurgo plastico.

L'insieme degli elementi di prova raccolti dalla squadra mobile, le dichiarazioni delle parti offese e dei testimoni hanno consentito alla procura della Repubblica di ricostruire quanto accaduto e di chiedere l'emissione della misura cautelare in carcere. Adesso le viene contestato anche il reato di stalking in considerazione del fatto che le ingiurie e le minacce reiterate hanno determinato nelle vittime un costante stato di ansia e preoccupazione.

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