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Giuseppe Conte ai ristoratori: “Conosco la vostra delusione, ma i protocolli non bastavano”

“So che siete delusi”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai ristoratori e lavoratori del turismo, “dopo l’adozione dei protocolli sono arrivate le nuove misure restrittive, ma questa ondata è così violenta che non erano sufficienti”. Il capo del Governo promette anche nuovi ristori, per un sostegno “più corposo e duraturo nel tempo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto all'assemblea della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), associazione leader nei settori della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, tra i più colpiti, a livello economico, dalla pandemia e dalle conseguenti misure restrittive. Il capo del Governo ha parlato direttamente agli esercenti: "Conosco la delusione del vostro settore, e so che dopo l’adozione dei protocolli sono arrivate le nuove misure restrittive, ma questa nuova ondata è stata così violenta che i protocolli non si sono rivelati sufficienti". A prescindere da tutte le misure di sicurezza messe in campo da ristoranti e bar, "saremmo comunque stati travolti".

I ristori in parte sono arrivati e in parte arriveranno. Ma "c'è un diffuso disagio sociale e psicologico di tanti operatori economici – ha detto Conte – ma più saremo rapidi a contenere il contagio e prima riusciremo a ripartire". Il tempo è fondamentale per il presidente del Consiglio, "abbiamo lavorato con gli esperti per mettere in piedi un sistema di monitoraggio, non per abbandonarci a sofisticati sistemi scientifici, ma affinché le misure restrittive siano limitate nel tempo e ben dosate sul livello di rischio dei territori". Oggi è essenziale "fare squadra". Molti ristoratori ed esercenti "mi hanno scritto per dichiararsi sorpresi sulla velocità dell’erogazione dei contributi del decreto ristori", ha raccontato Conte.

C'è la consapevolezza che sarà una lunga crisi economica. "Il sostegno deve essere più corposo e duraturo nel tempo, dobbiamo essere consapevoli che si stanno creando nuove disuguaglianze, ci sono fasce di lavoratori più protette e altre categorie che sono in forte emergenza, perché l’impatto della pandemia interessa chi non ha un reddito fisso". Si ragiona anche su incentivi fiscali per chi ha il locale in affitto – il 60% delle attività del settore – senza penalizzare i proprietari degli immobili. "Il Governo è già a lavoro per adottare ulteriori misure di sostegno".

Il Paese ha punti di forza e punti deboli: "L’ingegnosità di cui commercianti e professionisti italiani sono ambasciatori del mondo, ma anche i tempi della burocrazia e un sistema tributario che aspetta di essere riformato per essere trasparente ed equo", ha spiegato Conte. Per alcune riforme serviranno anni, ma si faranno, assicura il presidente. "La disponibilità di un vaccino sarà una condizione fondamentale per riprendere una vita sociale in presenza – ha annunciato il capo del Governo – che sarà la chiave della ripresa economica". In una fase storica così complessa "non possiamo rinunciare a guardare verso il futuro".

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