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Giulia Di Sabatino indotta a posare per video porno da minorenne: al via il processo

Questa mattina presso il tribunale di Teramo inizia il processo per induzione alla prostituzione e pornografia minorile che vede come vittima Giulia Di Sabatino, la ragazza trovata cadavere ai piedi di un cavalcavia nel 2015. Sul banco degli imputati siederà Francesco Totaro accusato di aver indotto a Giulia, all’epoca minorenne, a mandargli scatti erotici.
A cura di Angela Marino
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Giulia di Sabatino era stata indotta da un ragazzo a cui si era legata affettivamente a produrre e inviare materiali hard quando era ancora minorenne. Questo l'oggetto del processo appena iniziato sulle sorti della ragazza trovata morta ai piedi del cavalcavia tra Giulianova e Tortoreto nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, il 1° settembre 2015 e la cui morte è stata archiviata come suicidio.

A processo Francesco Totaro

Imputato al processo dove la famiglia Di Sabatino si è costituita parte civile è Francesco Totaro, ex amico, colui che, sulla base di una accurata indagine condotta dalla Postale e coordinata della Procura Distrettuale dell’Aquila, avrebbe persuaso la ragazza, con la promessa di soldi e il ricatto sentimentale, a posare per foto e video pornografici. I fatti oggetto di questo procedimento risalgono al 2013- 2014, quando Giulia aveva diciassette anni.

Centotrentamila file cancellati

Secondo i periti della Polizia postale che hanno testimoniato in aula contro Totaro, nei dispositivi sequestrati al giovane in casa sua e in casa della nonna, erano stati cancellati oltre 134mila file in cui appariva proprio Giulia, di cui oltre 42mila erano immagini e 2mila erano, invece, video in cui si vedevano rapporti sessuali. Tra i device sequestrati a Totaro è stata ritrovata anche una spy cam, una telecamera spia nascosta. "Speriamo possano emergere elementi utili a far riaprire le indagini per la morte di Giulia" dice l'avvocato Antonio Di Gaspare, legale di Luciano di Sabatino e Meri Koci, i genitori di Giulia.

Correlazioni con la morte della ragazza

"Nella richiesta di rinvio a giudizio per Totaro, il procuratore della distrettuale aveva messo in correlazione le condotte dell'imputato con la morte di Giulia, tant'è che allo stesso avevo più volte chiesto che quel fascicolo fosse acquisito a quello ormai archiviato". Per la morte di Giulia, deceduta ai piedi di un cavalcavia e più volte investita dai veicoli in corsa, il tribunale ha ritenuto di archiviare il reato d'istigazione a carico di tre indagati. Tra questi, oltre al giovane che quella notte si intrattenne in compagnia di Giulia e un uomo che quella notte le diede e un passaggio, c'era proprio Francesco Totaro.

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