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Giornalismo d’inchiesta, al via il bando 2020 del Premio Morrione per gli under 30

Al via l’edizione 2020 del Premio Morrione, di cui Fanpage.it è mediapartner: tutti coloro che sono appassionati di giornalismo investigativo e vogliano partecipare al bando hanno tempo fino al prossimo 20 gennaio per presentare le proprie idee. Le migliori saranno scelte da una giuria di esperti e a quel punto comincerà la fase di produzione. Ecco tutte le informazioni per candidarsi.
A cura di Ida Artiaco
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Torna il Premio Morrione. È stato presentato il bando 2020 per tutti gli appassionati di giornalismo d'inchiesta under 30. Tutti coloro che sono interessati hanno tempo fino al prossimo 20 gennaio per presentare i propri lavori. La giuria, composta da esperti del settore, assegnerà poi ai vincitori duemila euro. Non solo. Alla video-inchiesta più applaudita sarà data la possibilità di essere programmata su Rainews, dunque si tratta di una importante vetrina per tutti gli aspirati reporter investigativi. Tra i partner del Premio Morriono 2020 c'è anche Fanpage.it insieme a Rainews, Rai Italia, Rai Radio1, Rai Radio3, TGR, Riforma.it, Agenzia Dire, Libera Informazione, Radio Beckwith, Impakter Italia. Ecco tutto quello che c'è da sapere per candidarsi e partecipare.

Chi può candidarsi al Premio Morrione 2020

Tutti coloro che vogliono partecipare al bando per il Premio Morrione 2020 non devono aver compiuto 30 anni e possono concorrere come singoli o in gruppi di massimo tre componenti, presentando progetti di inchiesta su temi rilevanti che riguardino la vita politica, sociale, economica, culturale dell’Italia e dell’Europa quali l’ambiente, la legalità, i diritti umani e civili, lo sviluppo tecnologico e le attività economiche. Le domande devono essere presentate entro il 20 gennaio prossimo unicamente mediante la compilazione online dell’apposito modulo da eseguire in ogni sua parte e includendo gli allegati previsti. Il 30 marzo 2020 verranno comunicati i progetti scelti dalla giuria. Seguirà poi la fase di produzione che durerà indicativamente quattro mesi, durante i quali verranno indicati i parametri tecnici di consegna dei lavori. Il mancato rispetto di detti parametri o la bassa qualità tecnica del lavoro realizzato potranno comportare l’esclusione dei prodotti dall’assegnazione del Premio finale, dal valore di duemila euro e con passaggio sulla programmazione di Rainews.

Le categorie del Premio Morrione 2020

Le categorie in concorso sono due: video-inchiesta e inchiesta sperimentale. Le prime, tra i progetti inviati, potranno contare su un contributo di quattromila euro (in due tranche) ed il supporto di un tutor giornalistico. I progetti d’inchiesta verranno realizzati con il coinvolgimento di un tutoraggio legale e tecnico e potranno avvalersi di una consulenza musicale fornita dall’Associazione Amici di Roberto Morrione e tutti i lavori dovranno avere durata massima di 20 minuti. La sezione sperimentale, invece, nasce per sostenere la realizzazione di intuizioni e proposte volte ad interpretare le potenzialità dei linguaggi e degli stilemi crossmediali, ad esempio attraverso web-doc, forme diverse di storytelling, graphic novel, web serie, audio inchiesta, fotodocumentario, video-gaming, animazioni: tutto quanto di innovativo e sperimentale, adatto alla narrazione giornalistica, sia stato finora utilizzato o che, al contrario, stia soltanto per esserlo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dedicato.

Chi era Roberto Morrione: l'importanza del premio al lui dedicato

Il Premio Morrione è dedicato, come dice il suo stesso nome, a Roberto Morrione, giornalista Rai, che ha lavorato nel corso della sua carriera con alcune delle più grandi penne dell'epoca moderna, da Enzo Biagi a Sandro Curzi, fino a diventare alla fine degli anni Novanta direttore di Televideo e poi di Rai International. Dal 1999 al 2006 è fondatore e direttore di Rai News 24, il primo canale italiano d'informazione continua e multimediale, oltre che coordinatore editoriale di Rai Med. Proprio sotto la sua guida, Rainews ha firmato numerose inchieste a livello internazionale, che hanno avuto una grossa eco in tutto il mondo, come nel caso di quella sulle armi segrete sperimentate in Iraq. Dopo aver lasciato la televisione pubblica per limiti d'età, si è dedicato alla creazione della Fondazione Libera Informazione all'interno dell'associazione Libera di Don Ciotti. Il premio che porta il suo nome nasce nel 2011 e finanzia la realizzazione di progetti d’inchiesta di giovani under 30 su temi di cronaca nazionale e internazionale, rilevanti per la vita politica sociale o culturale dell’Italia.

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