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Genova, tra le foto della casa in affitto spuntano piante di marijuana: “Serve al cane”

Mette in affitto una casa ma nella foto a corredo dell’annuncio in rete si vedono floride piante di marijuana sul balcone. È accaduto a Genova e nei guai è finita una donna di 74 anni che si è giustificata dicendo che lo stupefacente era per alleviare i dolori del cane. A scoprirla un agente della polizia municipale appena assunto e arrivato in città da Treviso.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Una signora ha pubblicato un annuncio in rete per mettere in affitto un appartamento ma è finita nei guai dato che, tra le varie foto della casa, ne erano state scattate e pubblicate anche alcune sul balcone in cui si vedevano floride piante di marijuana. È accaduto a Genova e la donna, una signora di 74 anni, ha rimediato una denuncia. A scoprirla, dopo l'annuncio apparso in rete postato da una agenzia immobiliare, è stato un agente della polizia municipale appena assunto e arrivato nella città ligure da Treviso. L'uomo, che stava cercando casa a Genova, ha notato nelle foto in rete quelle piantine che sembravano di marijuana e ha deciso di visitare l'appartamento, che si trova in via Isonzo, insieme a un collega. Quando l'agente immobiliare gli ha fatto vedere la casa, i due poliziotti si sono accorti che le piante sul balcone erano davvero di erba e quindi hanno deciso di chiamare i colleghi.

La padrona di casa si è giustificata dicendo che l'erba era per il cane – Nel corso della successiva perquisizione, oltre alle piante di marijuana è stata trovata una stanza attrezzata a serra con 32 lampade, alcuni ventilatori e una struttura in legno per sistemare i vasi, una mazza da baseball e un pugnale con una lama di 11 centimetri. Da parte sua la proprietaria di casa si è giustificata dicendo che lo stupefacente, da lei coltivato, serviva per alleviare i dolori del suo cane gravemente malato, morto però già lo scorso gennaio. Le armi invece a suo dire appartenevano al precedente inquilino, di cui non ha saputo fornire il nome. E per la signora alla fine è scattata la denuncia.

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