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Furti con la tecnica del foro nell’infisso, ricercati i ‘gemelli Lupin’. I carabinieri: “Diteci se li vedete”

Si tratta dei gemelli rapinatori, Edmond e Eduard Trushi, 38 anni, di origini albanesi, impossibili da arrestare ‘grazie’ al loro Dna che li rende praticamente indistinguibili. Le autorità lanciano l’appello: “Contattare il numero unico dell’emergenza in caso di sospetti oppure se li vedete”.
A cura di Biagio Chiariello
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Fanno un buco sull’infisso con un trapano, poi ci infilano un ferro all'interno e con questo strumento di fortuna riescono ad agganciare la maniglia, così riescono ad aprire la porta/finestra e si introducono nella casa del malcapitato di turno. Funziona così il cosiddetto ‘foro nell'infisso' e sono sempre di più i furti messi a segni nell'ultimo periodo con questa tecnica. Una volta all’interno delle abitazioni, i ladri rubano tutto ciò che capita loro a tiro: in primis soldi e gioielli.

A seguito delle indagini compiute dai carabinieri del Comando Provinciale di Udine sono emersi forti sospetti che a compiere tali fatti siano due persone, già ricercate per reati analoghi.

Si tratta dei gemelli Edmond e Eduard Trushi, 38 anni, di origini albanesi, già protagonisti di numerosissimi furti negli ultimi anni in tutta Italia, ma comunque piede libero grazie proprio alla loro incredibile somiglianza: residenti a Castiglione delle Stiviere sono stati ogni volta incriminati e alla fine assolti perché non si riusciva a stabilire con scientifica esattezza chi dei due avesse compiuto i crimini dato che i due hanno il Dna praticamente identico.

Se qualcuno li riconosce può contattare il numero di emergenza per consentire il celere intervento delle forze dell’ordine che stanno proseguendo nelle indagini.

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Le stesse autorità hanno segnalato come ultimamente si stanno verificando altri episodi analoghi sempre nella zona di Udinese: gli agenti della polizia di Stato hanno lanciato un appello per segnalare manomissioni e incisioni sugli infissi.

Qualche giorno fa, infatti, una volante della Questura di Udine è intervenuta per un sopralluogo in viale Volontari della Libertà perché una persona residente aveva denunciato la presenza di segni fatti con la colla sulle porte di alcuni appartamenti. La scorsa settimana era stato arrestato un uomo di 31 anni che era stato sorpreso dopo essersi introdotto in un condominio

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