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Fleximan arriva in Trentino, primo caso in regione: autovelox abbattuto con una sega circolare

‘Fleximan’ colpisce per la prima volta in Trentino. Durante la notte scorsa qualcuno ha abbattuto il palo di un autovelox tra Mori e Isera, utilizzando una sega circolare. Dei rilievi si è occupata a Polizia locale. L’impianto era stato installato il 7 febbraio e tarato sui 70 all’ora. Nelle scorse settimane aveva registrato auto che viaggiavano anche a 200 chilometri orari.
A cura di Eleonora Panseri
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Fleximan' colpisce per la prima volta in Trentino. Durante la notte scorsa qualcuno ha abbattuto il palo di sostegno di un autovelox installato tra Mori e Isera, utilizzando molto probabilmente una sega circolare. Dei rilievi si è occupata a Polizia locale.

L'impianto, dotato anche di telecamera proprio per prevenire gesti simili, era stato installato il 7 febbraio sulla provinciale Destra Adige della Vallagarina e tarato su un limite di 70 all'ora.

Come si legge sui quotidiani locali, nei primi tre giorni di attività aveva registrato diversi eccessi di velocità lungo la strada, molto trafficata perché permette di bypassare Rovereto, con molti innesti laterali che portano principalmente alle campagne e segnata da tante croci, che ricordano i numerosi incidenti stradali.

E, sempre a inizio del mese scorso, aveva registrato anche auto che viaggiavano a 200 chilometri all'ora. L’autovelox era fisso, funzionava 24 ore su 24, e non necessitava della presenza di una pattuglia della Locale. "Si tratta di un presidio che non abbiamo voluto per fare cassa, assolutamente no, ma per la sicurezza di tutti perché sia rispettata la velocità prevista che è quella dei 70 chilometri all'ora", – aveva spiegato il sindaco di Isera, Graziano Luzzi, poco dopo l'installazione dell'impianto.

Come già detto, si tratta del primo caso in stile ‘Fleximan' registrato in Trentino. Sistemi di rilevamento della velocità sono stati danneggiati in tutta Italia, in particolare in Veneto dove il fenomeno sarebbe nato, e questi episodi si stanno verificando ormai da mesi. Il caso sta facendo discutere e divide l'opinione pubblica, tra chi difende le azioni delle persone che in diverse regioni hanno dato fuoco o abbattuto impianti, visti come un modo per le amministrazioni locali di riscuotere denaro ingiustamente, e chi invece condanna i ‘Fleximan' e li definisce dei vandali.

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