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Festini con sesso di gruppo, i video spediti al marito e al figlio di una delle partecipanti

L’organizzatrice dei festini hard chiedeva soldi a una delle partecipanti, poi la spedizione dei filmati alla famiglia. Gli incontri avvenivano in diverse case a Prato e si sarebbero ripetuti nel tempo fino allo scorso dicembre- Indagano i carabinieri per il reato di revenge porn.
A cura di Biagio Chiariello
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Veri e propri festini a luci rosse organizzati da una donna di 35 anni di Prato con il marito sessantenne (scomparso nel 2019 per cause naturali). Sesso di gruppo filmato ogni volta durante gli incontri che si sarebbero ripetuti periodicamente negli anni fino allo scorso dicembre e che da qualche giorno sono sulla scrivania del procuratore Giuseppe Nicolosi dopo la denuncia presentata da una delle protagoniste, una donna di 60 anni. A diffonderli, secondo la sua versione dei fatti, sarebbe stata un'altra delle protagoniste di quei ‘festini hard’, una commerciante di 35 anni a carico della quale la procura ipotizza il reato di revenge porn, cioè l'illecita diffusione di foto e video a sfondo sessuale.

Le indagini sono state affidate ai carabinieri. Sono stati i militari della sezione di polizia giudiziaria ieri, martedì 21 luglio, a presentarsi nel negozio della 35enne per una perquisizione nel corso della quale sono stati prelevati computer e hard disk contenenti, pare, i filmati girati nel tempo. In corso in queste ore un accurato esame dei file archiviati nelle memorie del pc. La sessantenne ha spiegatli agli inquirenti di aver ricevuto dall’altra donna una richiesta di denaro, circa duemila euro,  a titolo di "rimborso spese" per i festini organizzati. Richiesta che non si sarebbe tradotta né in una minaccia né in un ricatto ma a cui avrebbe fatto seguito – per quanto ha ricostruito la donna che si è presentata a sporgere denuncia – l'invio del materiale pornografico ai suoi familiari. Le indagini vanno avanti per chiarire meglio la situazione e soprattutto per capire se ci siano altri e più gravi reati da contestare rispetto al revenge porn. Nessuna altra denuncia è stata comunque presentata in seguito alla diffusione dei filmati.

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