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Ettore Weber ucciso dalle tigri del circo Orfei: procura di Bari indaga su condizioni animali

Le indagini sulla tragedia del circo Marina Orfei si concentrano sulle autorizzazioni necessarie per il trasporto e la custodia di animali pericolosi. Ettore Weber è morto proprio pochi giorni prima che venisse discussa la bozza di decreto legge in merito alla presenza degli animali nei circhi.
A cura di Biagio Chiariello
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L’orrenda fine del noto domatore, Ettore Weber, di 61 anni, azzannato da più tigri durante le prove di uno spettacolo del Circo Marina Orfei a Triggiano, e morto poco dopo per le ferite riportate, ha indotto la procura di Bari ad aprire un’inchiesta sull’accaduto. Gli inquirenti stanno cercando di capire se gli animali fossero tenuti nelle condizioni prescritte dalla normativa (a partire dalla questione relativa al trasporto e alla custodia di animali pericolosi) e per questo stanno esaminando tutte le autorizzazioni concesse al circo. In tal senso, Repubblica ricorda che nel 2013 due cuccioli di tigre che avrebbero dovuto esibirsi a Martina Franca nello stesso circo erano stati sequestrati dagli uomini della Forestale proprio perché il loro trasporto e la loro custodia non era stata autorizzata. Marina Monti, responsabile del circo, aveva preso le distanze dall'episodio, imputando la responsabilità al domatore che all'epoca aveva portato gli animali.

La questione dei circhi in Italia

L’incidente costato la vita a Ettore Weber arriva a pochi giorni dall’apertura del tavolo di discussione tra il ministero dei Beni culturali e gli enti locali per chiarire la situazione dei circhi in Italia. In particolare l’incontro del prossimo 11 luglio verterà sulla bozza di decreto che riguarda il superamento della presenza degli animali nei circhi. In un’intervista al Corriere della Sera dello scorso maggio, il titolare dei Beni culturali Alberto Bonisoli aveva auspicato una prossima fine dell’utilizzo degli animali all’interno dei circhi: “Voglio gli animali fuori dai circhi e sto lavorando per questo. Il Parlamento sta discutendo una legge delega che ci permetterà di varare un decreto legislativo al quale stiamo già lavorando col ministero dell’Ambiente. Incontrerò presto le associazioni degli animalisti e quelle dei circensi”.

Il presidente dell'Ente circhi: "Il giorno di iene e sciacalli”

Sulla tragedia di Triggiano è intervenuto pure il presidente dell’Ente nazionale circhi Antonio Buccioni: “Il circo italiano si stringe compatto intorno alla famiglia di questo grande artista. Che poi questo sia il giorno di iene e sciacalli è naturale, per i tempi che corriamo che sono specchio di una società degenerata, di valori sepolti. Ricordo in occasione della scomparsa di Moira Orfei quello che è accaduto sui social. Siamo più indifferenti che infastiditi” ha detto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’. Buccioni sottolinea come la situazione determinatasi ieri sera sia “davvero sporadica”. E quindi evidenzia come gli ultimi dati relativi ad incidenti mortali scaturiti dalla presenza di animali tra le mura domestiche “siano da raccapriccio. Sono talmente frequenti che ormai non fanno più notizia. Non c’è nessun processo di umanizzazione, di stravolgimento delle caratteristiche naturali degli animali superiori a quello che avviene nelle mura domestiche, dove l’animale diventa sostanzialmente un membro della famiglia e sul piano degli incidenti mortali parlano le statistiche. Combattere contro gli animali nei circhi e avere un cane in appartamento è incoerente”.

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