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Enorme valanga ha distrutto il rifugio Pian dei Fiacconi e l’impianto sciistico sulla Marmolada

La slavina, che è precipitata a valle con un fronte di almeno 600 metri, infatti ha travolto l’edificio del Rifugio Pian dei Fiacconi a oltre 2600 metri di quota e le strutture del vicino impianto sciistico sopra passo Fedaia, facendo ingenti danni. Fortunatamente non si registrano vittime o feriti, come confermato dagli uomini del Soccorso Alpino perché gli impianti erano chiusi.
A cura di Antonio Palma
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Una enorme massa di neve che si è staccata dalla Marmolada e ha travolto e distrutto un rifugio e un impianto sciistico sulle Dolomiti. Fortunatamente non si registrano vittime o feriti, come confermato dagli uomini del Soccorso Alpino che dopo l'allarme son accorsi sul posto per le verifiche del caso. Impressionati però le immagini riprese dallo stesso elicottero del soccorso alpino e speleologico che confermano la gravità dell'accaduto. La slavina, che è precipitata a valle con un fronte di almeno 600 metri, infatti ha travolto l'edificio del Rifugio Pian dei Fiacconi a oltre 2600 metri di quota e le strutture del vicino impianto sciistico sopra passo Fedaia, facendo ingenti danni.

"Ha ceduto tutta la struttura con i muri spostati di dieci centimetri verso valle, tetto sfondato, camere e dispensa non ci sono più:20 anni di vita buttati" ha dichiratao Guido Trevisan, gestore del rifugio Pian dei Fiacconi. La tragedia è stata evitata per puro caso in quanto gli impianti sono chiusi in queste settimane e in zona non circolavano persone. L'enorme valanga di neve si è rovesciata sugli impianti durante la notte tra lunedì e martedì e solo in mattinata si è scoperto quanto era accaduto. A notare quanto era avvenuto  è stato un elicottero che sorvolava la zona e ha lanciato l'allarme.

"La massa si è staccata con l'oscurità e non erano presenti persone sul percorso. Il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto – CNSAS e il Soccorso Alpino Trentino hanno effettuato la bonifica escludendo coinvolti" spiegano dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. "Ancora una volta in questi giorni suggeriamo la massima prudenza a tutti i frequentatori della montagna, viste le condizioni di particolare rischio in molte zone montuose italiane" aggiungono i soccorritori .

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