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Due accuse di stupro di gruppo in 7 mesi: Santiago Visentin, calciatore di serie B a processo

Il giocatore del Cittadella è accusato di violenza sessuale di gruppo. Il primo caso a Verona, il secondo a Belluno. Coinvolti anche altri due calciatori.
A cura di Biagio Chiariello
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Tre giovani calciatori devono difendersi dalla pesantissima accusa di violenza di gruppo, l'una a distanza di sette mesi dall'altra. Ci sono due ragazze diverse che hanno denunciato di essere state vittime di uno stupro di gruppo: il primo sarebbe avvenuto in un appartamento a Verona il 18 gennaio 2020, il seconda in una villa a Belluno a Ferragosto dello stesso anno. Uno dei responsabile di entrambi gli episodi sarebbe un 21enne di origini argentine, Guido Santiago Visentin, calciatore professionista che ora milita nel Cittadella, in serie B. All'epoca dei fatti, secondo quanto riportano i giornali, giocava nella Virtus Verona. Gli altri due sono entrambi bellunesi, universitari di 23 e 24 anni, che si dilettano a giocare a pallone nei campionati inferiori, Eccellenza e Terza categoria.

Il presunto stupro di gruppo a Verona

Per quanto riguarda il caso di Verona, si sta procedendo con rito abbreviato. La vittima sarebbe una studentessa universitaria poco più che ventenne, coinvolta secondo gli investigatori in "un gioco di carte alcolico". Dopo aver bevuto alcune birre e qualche cocktail a stomaco vuoto, la ragazza si sarebbe sentita male: è lì che gli accusati ne avrebbero approfittato. La versione dei calciatori, tra cui Visentin, è che la ragazza era consenziente. Dai video girati in quell'appartamento, si legge sul Corriere del Veneto, i periti stabiliranno il "grado di coscienza" della giovane.

Il caso della violenza a Belluno

La vicenda risale al 15 agosto 2020. In una villa di Belluno, era stata organizzata una grigliata di Ferragosto. Secondo quanto ricostruito dalla procura locale, la giovane che ha sporto denuncia ha spiegato di essere stata invitata perché conosceva alcuni dei partecipanti. A un certo punto, durante la festa, ha raggiunto una delle stanze con l'obiettivo di riposarsi: quindi è stata raggiunta dai tre ragazzi che l'avrebbero costretta a subire atti sessuali. Stando a quanto si legge nella enuncia, presentata qualche giorno dopo i fatti, avrebbe provato a liberarsi dalla loro presa, chiedendo di smetterla, ma in tutta risposta i ragazzi le avrebbero risposto. "Stai zitta bastarda", per poi continuare a infierire su di lei.

Le parole degli avvocati dei calciatori

"Quando c’è una denuncia del genere il giudice non può che decidere il vaglio dibattimentale ma questa violenza non sta né in cielo né in terra — si dice convinto l’avvocato Maurizio Paniz che difende due dei tre imputati —. Non posso dire di più ma qui emerge che la ragazza era consenziente. Sono certo che i miei ne usciranno bene". Ma perché avrebbe dovuto denunciare, peraltro la sera stessa, una violenza inesistente? "Non voglio entrare nelle sue ragioni". Rischiano tra gli 8 e i 14 anni di reclusione.

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