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Domodossola, parapendio finisce in un canale: muore ragazza di 17 anni sotto gli occhi del papà

Tragedia questa mattina a Domodossola: una giovanissima ragazza ha perso il controllo del suo mezzo ed è finita in un canale. Inutili i soccorsi. In corso indagini per stabilire la dinamica dello schianto, nei pressi del campo di atterraggio. Potrebbe essere stato un errore umano oppure un guasto tecnico.
A cura di Giorgio Scura
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DOMODOSSOLA – Tragedia ieri pomeriggio a Domodossola. Una ragazza di appena 17 anni è morta annegata dopo essere finita con il suo parapendio in un canale. La giovane, che viveva a Verbania, è finita in acqua in fase di atterraggio, probabilmente per una manovra sbagliata o un'anomalia nel funzionamento del parapendio. Il corpo della giovane è stato recuperato nel canale, gestito da Enel, che scorre tra Domodossola e Villadossola, nei pressi del campo volo di frazione Siberia alle porte di Domodossola. Nulla hanno potuto i soccorritori intervenuti sul posto.

L'incidente della diciassettenne parapendista, K.B., morta annegata, oggi, in un canale dell'Enel nelle vicinanze di Domodossola (VCO), è avvenuto sotto gli occhi del padre che l'attendeva al campo d'atterraggio. La vittima si era lanciata con il parapendio dalla stazione turistica di Domobianca, sulle montagne ossolane, e sarebbe dovuta atterrare nel campo volo in frazione Siberia di Domodossola. Ma qualcosa nel volo è andato storto. Secondo la prima ricostruzione la vela si sarebbe chiusa all'improvviso, la giovane è finita nel canale dove è annegata. Le cause dell'incidente sono al vaglio della Polizia domese e della Procura di Verbania

Soltanto un mese fa, un'altra tragedia aveva toccato il mondo del parapendio. Quella volta la vittima dell’incidente era Fiorenzo Borgia, 67enne originario di Milazzo ma residente da tempo nel nord Italia. Pare volesse effettuare il sorvolo di Capo Milazzo in parapendio, attività che era la sua passione e che praticava da tempo, ma qualcosa è andato storto. Erano circa le 19 la sera del 21 luglio scorso quando, per motivi tutti da accertare, il sessantasettenne ha perso il controllo del parapendio ed è precipitato.

A maggio un'altra vittima. Si chiamava  Angelo Gualano, un giovane di soli 35 anni, morto dopo essersi schiantato al suolo con il parapendio. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio a Panni, sui Monti Dauni. La vittima era originaria di San Marco in Lamis, un altro paesino del foggiano. Il 35enne sarebbe morto subito dopo l’arrivo dei soccorsi.

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