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Denise morta in gita nel fiume: chiesto rinvio a giudizio per presidente società rafting e istruttore

La tragedia il 30 maggio 2023 nel territorio di Laino Borgo. I due indagati sono il presidente del consiglio direttivo della società di rafting e dell’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva la 18enne Denise Galatà. Entrambi dovranno difendersi dall’accusa di omicidio colposo.
A cura di Biagio Chiariello
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C'è una svolta nelle indagini sulla tragica morte di Denise Galatà, la 18enne di Rizziconi (Reggio Calabria), annegata nelle acque del fiume Lao, nel territorio di Laino Borgo, mentre insieme alla sua classe era impegnata in un' escursione di rafting: la Procura di Castrovillari ha infatti richiesto il rinvio a giudizio del presidente del consiglio direttivo della società di rafting, Giuseppe Cosenza, e dell’istruttore che conduceva il gommone il giorno della tragedia Giampiero Bellavia. Entrambi dovranno difendersi dall'accusa di omicidio colposo.

Nello specifico, Cosenza è indagato poiché non avrebbe ottemperato al divieto di introdursi nel fiume Lao previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione dello stato di allerta meteo, consentendo quindi la discesa. Nonostante la giornata fosse soleggiata (era il 30 maggio 2023), le piogge dei giorni precedenti avevano fatto ingrossare la piena del fiume. Le guide comunque avevano rassicurato che non ci sarebbero stati problemi.

Inoltre, le indagini hanno stabilito che la gita "veniva eseguita da accompagnatori non in possesso delle necessarie qualifiche richieste per il grado di difficoltà del corso d'acqua". Nello specifico, Bellavia era in possesso di una “sola” qualifica federale, insufficiente per la navigazione del fiume Lao.

Inoltre sarebbero emerse delle "inadeguatezze in merito alla composizione dell'equipaggio del gommone condotto in modo inadeguato rispetto alle contingenti condizioni, consentendo la presenza di sole ragazze che, ancorché inesperte ed esili, cadevano più volte durante, la discesa prima dell'evento fatale per Denise".

La stessa guida avrebbe quindi sottovalutato le criticità del tratto del fiume, persistendo nella navigazione senza bloccare la navigazione e, raggiunto il punto più critico del Lao, si è verificata la caduta nella quale la 18enne ha perso la vita.

Sulla richiesta della procura deciderà il giudice per le indagini preliminari.

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