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Covid 19

Cos’è l’auto-sorveglianza e quando si deve fare il tampone se entrati in contatto con un positivo

Tra le novità introdotte con l’ultimo decreto del Governo c’è il concetto di auto-sorveglianza per i vaccinati con dose booster: ecco cos’è, quando si applica e come.
A cura di Davide Falcioni
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L'ultimo decreto del Consiglio dei Ministri ha introdotto alcune importanti novità nelle regole da seguire per tentare di arginare la crescita dei contagi Covid degli ultimi giorni: la prima è l'estensione del Green Pass rafforzato per una serie di attività, compreso l'utilizzo dei mezzi di trasporto sia a lunga percorrenza che locali. Il governo si è inoltre impegnato a calmierare i prezzi delle mascherine FFP2, che dovrebbero arrivare a costare non più di un euro. Ma la novità più importante è senza dubbio la differenziazione delle quarantene tra soggetti vaccinati e non vaccinati (o non più coperti dalla protezione conferita dal vaccino). L'esecutivo, infatti ha introdotto i concetto dell'auto-sorveglianza durante una quarantena Covid. Ma cosa si  intende? E per quale motivo è stata fatta questa scelta?

Come funziona l'auto-sorveglianza per sintomatici e asintomatici

Attualmente in Italia ci sono oltre un milione di persone in isolamento, fortunatamente quasi tutte senza sintomi, ma con l'aumento dei contagi il numero che potrebbe aumentare in maniera esponenziale nei prossimi giorni. Il rischio conseguente è quello di una paralisi in alcuni settori fondamentali per il Paese ed è per questo che l'esecutivo ha deciso di introdurre regole più permissive per i soggetti vaccinati con dose booster. Il decreto in particolare prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei quattro mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione, nonché dopo la somministrazione della dose booster. Per dieci giorni dopo l'ultima esposizione al positivo, "ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso". Gli asintomatici, quindi, non dovranno sottoporsi ad alcun test. Il periodo di auto-sorveglianza termina al quinto giorno. Per le persone non vaccinate o vaccinate da oltre quattro mesi i giorni di quarantena, in caso di contatto con un contagiato, continuano ad essere dieci.

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