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Cosa succede se vieni sorpreso con un Green pass falso

Cosa rischia chi ha un Green pass falso? Dopo la vicenda dei falsi certificati verdi venduti sul dark web con il nome di Adolf Hitler, ecco tutto quello che c’è da sapere: si può incorrere in severe sanzioni amministrative ma ci sono alcuni casi in cui c’è il pericolo di dover affrontare un processo penale.
A cura di Ida Artiaco
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È di ieri la notizia della scoperta di una enorme falla nel sistema dei Green pass europei ed anche italiani: qualcuno ha sottratto le chiavi codificate che ne consentono la generazione e ha iniziato a vendere falsi certificati sul dark web. Green pass però validi ai controlli. Come prova fornivano il certificato verde di Adolf Hitler. Sogei, la società di Information tecnology del ministero dell'Economia che per il nostro Paese fornisce i codici per generare i certificati verdi avrebbe già deciso di annullare tutti i pass generati con quelle chiavi. Ma cosa rischia chi è in possesso di un certificato falso?

In generale chi viola l’obbligo di esibire la certificazione verde può incorrere in severe sanzioni amministrative, con sanzioni che vanno dai 400 ai 1000 euro che colpiscono sia il cittadino che il gestore dell'attività in cui si accede senza certificazione. Ma non solo. Per chi tenta di aggirare le limitazioni imposte dal Governo in tema di Green pass c’è perfino il rischio di dover affrontare un processo penale. In questo caso, le frodi sono sostanzialmente di due tipi: contraffare o acquistare un certificato falso; esibire la certificazione di un’altra persona, spacciandosi per essa. C’è poi la possibilità che chi vende certificazioni false commetta anche il reato di truffa.

Come riporta l'AdnKronos, per quanto riguarda la falsificazione dei Green pass, la legge dice che si applicano le norme previste dal Codice penale in materia di falso commesso dal privato o dal pubblico ufficiale. Ciò significa che il cittadino che falsifica una certificazione verde rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato. Per la precisione, poiché il Green pass è equiparabile a un certificato o a un’autorizzazione amministrativa, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni, ridotta fino a un terzo. Chi si limita a usare un Green pass falso senza aver preso parte alla contraffazione, commette comunque reato (quello di uso di atto falso), ma le pene sono ulteriormente ridotte di un terzo. Trattandosi di reati procedibili d’ufficio, chiunque potrà denunciare la falsa certificazione, sia il personale addetto al controllo che qualsiasi altro individuo. Inoltre, a carico di chi utilizza la certificazione di altri, dal momento che non compare mai la foto del possessore del Green pass ma solo il Qr Code, potrebbe integrarsi il reato di sostituzione di persona, punito con la reclusione fino a un anno.

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