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Concorsi truccati, chi sono i sette professori arrestati. Indagato anche l’ex ministro Fantozzi

L’indagine della Procura di Firenze è partita dopo la denuncia di un ricercatore: sembra che i concorsi per l’abilitazione all’insegnamento funzionassero soprattutto sulla base di scambi di favori. Ventidue prof già sospesi da università. Tra i 59 indagati anche l’ex ministro delle Finanze, Augusto Fantozzi.
A cura di Biagio Chiariello
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C’è anche l’ex ministro delle Finanze Augusto Fantozzi tra i professori universitari finiti nel ciclone dell'inchiesta della Procura di Firenze sulle presunte spartizioni di cattedre e concorsi truccati: 59 le persone indagate, 7 i docenti ai domiciliari, 22 misure interdittive e 150 perquisizioni portate avanti dagli inquirenti che indagano su “sistematici accordi corruttivi” tra numerosi professori di Diritto tributario per rilasciare abilitazioni secondo logiche di suddivisione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici ma orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi.

Chi sono i sette professori arrestati

I sette arrestati sono invece Fabrizio Amatucci, docente alla Federico II di Napoli, Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano di Pietro (Università di Bologna), Alessandro Giovannini (Università di Siena), Valerio Ficari (Università di Roma 2), Giuseppe Zizzo (Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese), Guglielmo Fransoni (Università di Foggia).

L'ex ministro Fantozzi è indagato

Nessuna provvedimento interdittivo invece per Fantozzi, già professore ordinario di diritto tributario ed alla guida negli anni Novanta dei Ministeri delle Finanze e della Programmazione economica (1995-1996, governo Dini) e il Ministero del Commercio internazionale tra il 1996 e il 1998, nel primo governo Prodi. Il gip deciderà se applicare l’interdizione nei suoi confronti solo dopo l’interrogatorio, come prevede il codice. “Il professor Augusto Fantozzi è completamente e indubitabilmente estraneo ai fatti in contestazione in primo luogo perché era già andato in pensione all'epoca degli avvenimenti oggetto di indagine. La sua integrità è altresì testimoniata da una limpida e unanimemente apprezzata carriera accademica". Lo afferma l'avvocato Antonio D'Avirro, difensore di Fantozzi.  "Il professore – prosegue l'avvocato – sarà lieto di fornire tutti i chiarimenti necessari nell'incontro con i magistrati, che auspica possa avvenire il prima possibile".

 22 prof sospesi da università

Roberto Cordeiro Guerra, ordinario di diritto tributario a Firenze, è stato interdetto. Così come anche Massimo BasilavecchiaMauro Beghin, Pietro BoriaA. C., Andrea Colli VignarelliGiangiacomo D’Angelo, Lorenzo Del Federico, Eugenio Della Valle, Maria Cecilia Fregni, Marco Greggi, Giuseppe Marino, Daniela Mazzagreco, Francesco Padovani, Maria Concetta Parlato, Paolo Puri, Livia Salvini, Salvatore Sammartino, Pietro Selicato, Thomas Tassani, Loris Tosi, Francesco Tundo. Tutti interdetti dalle "funzioni di professore universitario e di quelle connesse ad ogni altro incarico comunque assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi".

Il ricercatore che ha fatto partire le indagini

Jezzi Philip Laroma, il ricercatore che avrebbe fatto partire l’indagine con la sua denuncia ha spiegato che la commissione che si occupava di scegliere i vincitori del concorso avrebbe favorito un altro candidato che aveva un curriculum meno adatto all’abilitazione all’insegnamento. In cambio del ritiro della sua candidatura al ricercatore era stata promessa un’abilitazione sicura in occasione del concorso successivo.  "Non è che si dice – è bravo o non è bravo – no, si fa" così "…questo è mio, questo è tuo, questo è tuo, questo è coso, questo deve andà avanti per cui…": così, in una registrazione col cellulare fatta dal Laroma, parla il tributarista professore Pasquale Russo, a cui il ricercatore chiedeva spiegazioni della sua esclusione. Al colloquio, risalente al 14 gennaio 2014 e durato un'ora e 19 minuti, era presente un associato allo studio di Russo, Guglielmo Fransoni, commissario e anche lui indagato e messo agli arresti domiciliari.

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