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Come sta il docente che si è dato fuoco a Rende: ricoverato a Napoli, domani proveranno a operarlo

È ricoverato in terapia intensiva nel centro dei grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli l’uomo di 33 anni, docente di Cosenza, che ieri ha tentato il suicidio dandosi fuoco a Rende, in Calabria.
A cura di Susanna Picone
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È ricoverato in terapia intensiva nel centro dei grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli l’uomo di 33 anni, docente di Cosenza che fino a qualche tempo fa lavorava in Lombardia, che ieri si è dato fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri di Rende, comune nella provincia di Cosenza. Le sue condizioni sarebbero gravissime ma al momento stabili e domani, secondo quanto apprende Fanpage.it, i medici dell’ospedale napoletano potrebbero tentare un intervento con cute da donatore. Il giovane insegnante avrebbe riportato ustioni di terzo grado sulla testa e su arti inferiori e superiori.

Il docente è ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli

Ieri, dopo il drammatico gesto a Rende, il 33enne era stato inizialmente portato nell'ospedale calabrese Annunziata e poi da lì è stato trasferito per le gravi ustioni nell'ospedale di Napoli che ha un reparto sui grandi ustionati.

Il tentato suicidio davanti alla caserma di Rende

Erano da poco passate le nove del mattino del 31 gennaio quando l'uomo è arrivato davanti alla caserma dei carabinieri di Rende a bordo di una utilitaria che ha parcheggiato in uno degli spazi antistanti la palazzina. Sceso dall’auto portando con sé una tanica colma di benzina, l’uomo si sarebbe avvicinato al cancello e dopo essersi cosparso del liquido infiammabile si è dato fuoco. Come confermato anche dai testimoni e primi soccorritori a Fanpage.it, il giovane non ha detto nulla, né prima il tragico gesto né dopo che sono state spente le fiamme, quando è rimasto cosciente e si è seduto sul marciapiede. A prestare i primi soccorsi all’uomo sono stati gli addetti di una vicina officina di gommista che con un estintore hanno spento le fiamme. "Si è seduto sul marciapiede, era cosciente, credo che si sia reso conto dell'accaduto, ma non ha detto una sola parola", ha detto il titolare dell'officina. "Vedere un uomo che brucia davanti ai tuoi occhi – ha aggiunto il suo collaboratore – non è una cosa che accade tutti i giorni. Sono ancora sotto choc".

Le indagini dei carabinieri

Dai primi accertamenti dei carabinieri, che hanno avviato le indagini sull'episodio, non risultano precedenti di tipo penale a carico dell’uomo. Delle ragioni del tragico gesto, come ci ha detto anche il sindaco di Rende, al momento non si sa nulla. I familiari mantengono il più stretto riserbo.

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