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Chiede all’amico di restituirgli 20 euro, lui lo accoltella in piazza: in ospedale un 25enne

Un giovane di 25 anni ha incontrato un amico per chiedergli di restituirgli 20 euro che gli aveva prestato appena qualche giorno prima. Quello ha invece reagito con violenza, accoltellandolo in piazza a Firenze.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Accoltellato alla tempia e al collo in piazza per un debito di 20 euro. L'aggressione si è verificata in pieno giorno in piazza Vittorio Gui a Firenze nella giornata di ieri, venerdì 4 novembre. La vittima è un giovane di 25 anni brutalmente accoltellato da un coetaneo per un debito di pochi euro.

Secondo quanto reso noto, infatti, il giovane aveva incontrato l'amico per chiedergli di restituirgli i 20 euro che gli aveva prestato qualche giorno prima. Quello però ha reagito con violenza, colpendolo prima a calci e pugni e poi sferrandogli due coltellate alla tempia e al collo.

Alcuni passanti che hanno assistito alla scena agghiacciante hanno allertato i sanitari del 118 che sono immediatamente intervenuti sul posto. Il 25enne, noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti penali, è stato trasportato in ospedale per tutte le cure del caso e ha poi fornito la sua versione dei fatti. Gli agenti hanno ascoltato anche i racconti dei testimoni oculari che hanno chiamato i soccorsi.

Quanto dichiarato da chi ha visto l'aggressione non potrà però essere verificato con il supporto delle immagini delle telecamere di sorveglianza: il luogo teatro del brutale accoltellamento, infatti, ne sarebbe sprovvisto.

Gli agenti stanno lavorando per individuare l'altro 25enne, al momento ancora ricercato. Il giovane, infatti, si è allontanato con un gruppo di amici subito dopo aver accoltellato il coetaneo e averlo lasciato a terra agonizzante.

Nel mese di settembre piazza Vittorio Gui era stata teatro di un'altra violenta lite. L'autista di un autobus di linea di Firenze aveva infatti ripreso una rissa tra alcuni giovanissimi che, per futili motivi, hanno iniziato a prendersi a calci e pugni. Anche in quel caso erano stati i passanti a cercare di fare da pacieri, ma a nulla erano valsi i tentativi di separare i giovani coinvolti.

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