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Catania, violentarono una studentessa americana nel 2019: i 3 imputati condannati a 7 anni

Condannati a 7 anni e 2 mesi Roberto Mirabella, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, i tre 20enni accusati di violenza sessuale nei confronti di una studentessa americana che si trovava a Catania. La ragazza sarebbe stata violentata nel marzo del 2019 dopo una serata trascorsa in un locale con un’amica. Tensioni in aula durante la lettura della sentenza.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Condannati i 3 giovani catanesi accusati di aver violentato nel marzo del 2019 una studentessa americana. I momenti di tensione in aula sono stati diversi durante e dopo la lettura della sentenza. Ad ascoltare la condanna i familiari della vittima e quelli dei tre giovani. Tutti condannati a sette anni e due mesi. Agatino Valentino Spampinato, di 21 anni, è stato condannato anche per una seconda violenza sessuale nei confronti della ragazza che sarebbe stata commessa nel sottoscala del palazzo in cui lei abitava. Il giudice ha riconosciuto alla studentessa un risarcimento danni, così come alle alte parti civili: il Comune di Catania e le associazioni antiviolenza Galatea e Penelope.

Secondo la ricostruzione della Procura, basata sulle indagini dei carabinieri, era la notte tra il 16 e il 17 marzo 2019 quando la giovane era stata avvicinata in una zona della movida catanese. I tre indagati avevano portato la studentessa americana sul lungomare. Qui avrebbe subito violenza in auto mentre uno dei tre girava un video con il cellulare. I 20enni avevano incontrato la statunitense in un bar mentre lei era in compagnia di un'amica. Quando è rimasta sola, si sono intrattenuti con lei offrendosi di mostrarle la città. Una volta entrata nell'auto di quei ragazzi, l'orrore.

La giovane ha poi confidato tutto alla madre e alla sorella che l'hanno incoraggiata a denunciare. E così, dopo un po' di tempo, alla fine ha bussato alla porta delle forze dell'ordine. Nel corso delle indagini sono state acquisite alcune registrazioni audio-video fatte dalla ragazza all'interno del bar dell'incontro e un video inviatole la mattina dopo la violenza sui social. Le registrazioni sono diventate oggetto di indagine degli inquirenti fino all'attuale condanna. I tre si trovano agli arresti domiciliari.

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