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Case di riposo sovraffollate e prive di requisiti: dai controlli Nas una su tre è risultata irregolare

Risultati poco confortanti arrivano dai due mesi di controlli effettuati dai Nas dei carabinieri presso strutture sanitarie di riabilitazione e socio assistenziali, in tutta Italia. Irregolarità più o meno gravi infatti sono state riscontrate in ben 191 strutture per anziani su 600 ispezionate in tutta Italia, vale a dire una su tre.
A cura di Antonio Palma
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Casa di riposto per anziani spesso sovraffollate e strutture dove abbondano irregolarità e carenze per quanto riguarda gestione e funzionalità degli impianti. È il risultato poco confortante di due mesi di controlli da parte dei Nas dei carabinieri presso strutture sanitarie di riabilitazione e socio assistenziali, in tutta Italia. Irregolarità più o meno gravi infatti sono state riscontrate dai carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in ben 191 strutture per anziani su 600 ispezionate in tutta Italia, vale a dire una su tre.

Particolare attenzione è stata posta nella verifica delle misure di prevenzione degli incendi, in considerazione di recenti fatti di cronaca relativi a roghi che hanno colpito strutture sanitarie. Da questo punto di vista, i Carabinieri NAS hanno rilevato 11 strutture irregolari che in alcuni casi gravi sono state addirittura chiuse come a Ragusa dove il certificato di prevenzione incendi non era stato mai richiesto. Per quanto riguarda le altre irregolarità, circa il 60% hanno riguardato inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative.

Tra le irregolarità più diffuse, il sovraffollamento. In molte occasioni infatti gli ispettori hanno trovato un numero di ospiti che superava la capacità ricettiva della struttura con la conseguente inadeguatezza degli spazi disponibili per gli anziani. Nel caso di una struttura in Abruzzo vi erano addirittura 13 ospiti oltre il limite consentito. Dodici le strutture abusive o con gravi deficit in materia sanitaria ed edilizia, ritenute incompatibili con la permanenza delle persone alloggiate, per un impatto economico stimato in oltre 9 milioni di euro.

Altre irregolarità riguardano la somministrazione di farmaci senza personale adeguato. Complessivamente sono stati deferite all’Autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica o infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sanzionati ulteriori 153 gestori e responsabili delle strutture, per un ammontare di oltre 67.000 euro.

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