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Cardinale Sepe: “Bisogna negare funerali e matrimoni ai malavitosi”

L’arcivescovo di Napoli vieta agli esponenti della criminalità organizzata di partecipare ai sacramenti fino a quando non ci siano segni concreti di una conversione.
A cura di A. P.
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Bisogna negare i sacramenti ai malavitosi perché senza una vera conversione questi non possono partecipare alle celebrazioni religiose della chiesa, compresi matrimoni e funerali. A sostenerlo ancora una volta il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nel corso di un'intervista radiofonica. Il prelato ai microfoni di Radio 1 Rai infatti ha spiegato: "Fino a quando non abbiamo il segno concreto di una conversione, come si fa a permettere a questi malavitosi di partecipare ai Sacramenti? A fare i padrini dei battesimi, alle cresime, ai matrimoni?". Sepe è stato intervistato questa mattina all'interno della trasmissione radiofonica "Start, la notizia non può attendere" in occasione dell'anniversario della morta di Don Peppe Diana, il parroco anticamorra di Casal di Principe nel Casertano, ucciso il giorno del suo onomastico nel 1994 per mano della camorra.

Niente funerali a chi non si pente – Sepe ha ribadito che in mancanza di una vera conversione degli esponenti della criminalità organizzata vanno vietati anche i funerali religiosi. "Anche di fronte alla constatazione di una continua adesione e alla volontà di spargere sangue e morte nella nostra società come si fa a fare i funerali religiosi?" si è chiesto l'arcivescovo di Napoli, concludendo: "Quale benedizione si può dare a chi ostentatamente, continuamente, ha voluto annunciare quello che è il vangelo contrario al Vangelo di Cristo?".

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