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Carabiniere ucciso, arrestato chiede test dello stub per verificare presenza di polvere da sparo

Camillo Giannattasio, arrestato per l’uccisione del carabiniere Carlo Legrottaglie ieri nelle campagne di Grottaglie, ha chiesto il test dello stub per verificare residui di polvere da sparo sulle mani. Il 67enne è fermo per detenzione illegale di armi; indagini in corso sulle armi trovate nella sua proprietà.
A cura di Biagio Chiariello
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Carlo Legrottaglie.
Carlo Legrottaglie.

Camillo Giannattasio, 67 anni di San Giorgio Jonico, è stato arrestato per l’uccisione del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, avvenuta nella mattinata di ieri 14 giugno a Francavilla Fontana (Brindisi), al culmine di un conflitto a fuoco nelle campagne di Grottaglie. L'uomo ha chiesto di essere sottoposto al test dello stub, che consente di rilevare la presenza di residui di polvere da sparo sulle mani di un sospettato. Tuttavia, gli investigatori al momento non hanno ritenuto necessario effettuare l’esame; la richiesta è stata comunque verbalizzata dall’avvocato Luigi Danucci, suo difensore.

L’udienza di convalida del fermo è stata fissata per domani mattina, alle 9.45, nel carcere di Taranto, dinanzi al gip Francesco Maccagnano. Giannattasio al momento risponde di detenzione illegale di armi e munizioni e di ricettazione. L’indagine per l’omicidio del carabiniere resta invece di competenza della Procura di Brindisi.

Giannattasio è stato bloccato durante la fuga insieme a Michele Mastropietro, 59enne di Carosino con precedenti penali, rimasto ucciso durante lo scontro con le forze dell’ordine. Nel corso della perquisizione nella ferramenta gestita da Giannattasio, la polizia ha sequestrato una serie di armi, tra cui una pistola Beretta calibro 9×21 con matricola cancellata, due fucili a canne mozzate, pistole a salve, una lanciarazzi, coltelli, munizioni e diversi telefoni cellulari, ora al vaglio degli inquirenti.

Il brigadiere Legrottaglie è stato ucciso durante un inseguimento dopo che, insieme a un collega della radiomobile, aveva fermato una vettura sospetta nella zona industriale di Francavilla Fontana. Dopo un inseguimento, la vettura si è schiantata contro un palo della rete elettrica. I due fuggitivi sono scesi e hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con Legrottaglie, che è stato colpito mortalmente al basso ventre. Nonostante i soccorsi, il militare è deceduto sul posto. A ricostruire i fatti è il luogotenente Marco Guardo, comandante della radiomobile.

Sui social, la famiglia del brigadiere ha voluto ricordarlo con un messaggio commosso: “Ti amerò per sempre, papà. Questo non sarà mai un addio.” Colleghi e comunità locale si sono stretti attorno alle due figlie e alla moglie, rendendo omaggio al sacrificio di un uomo che ha servito fino all’ultimo giorno prima della pensione.

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