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Caldo anomalo a Capodanno: la climatologa del CNR spiega che cosa sta succedendo

Nei prossimi giorni l’Italia sarà investita da un’ondata di caldo anomalo proveniente dall’Africa. La professoressa Marina Baldi, CNR: “Le alte temperature in Europa e il gelo in America e Giappone sono fenomeni estremi e possono rappresentare un campanello d’allarme”.
A cura di Davide Falcioni
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Chi sperava in un Capodanno sulla neve sarò destinato a rivedere i suoi piani. Negli ultimi giorni del 2021 infatti una vasta area di alta pressione di origine africana porterà un aumento delle temperature e un caldo decisamente anomalo per la stagione: nelle regioni del centro-sud si potranno superare i 20 gradi mentre in quelle del nord, soprattutto in pianura e nelle vallate, si verificheranno fitte nebbie e foschie. Come mai ciò accadrà? Dobbiamo preoccuparci per questo clima primaverile in pieno inverno? Ne abbiamo parlato con la professoressa Marina Baldi, climatologa del CNR, ricercatrice dell'Istituto per la BioEconomia che da decenni studia i cambiamenti climatici e l’impatto del clima sulla biosfera e gli ecosistemi.

Tra il 31 dicembre e i primi giorni di gennaio su tutta l’Italia sono previste temperature simili a quelle di maggio. Qual è la causa di questo caldo anomalo in pieno inverno?
Non ci sono dubbi, nel Mediterraneo stiamo assistendo a un caldo anomalo ma di breve durata: una massa di aria calda si sta muovendo dall'entroterra del Sahara, sta attraversando il nord-Africa e invaderà il Mediterraneo e il resto d'Europa, dove ci sono già temperature primaverili anche in Spagna e in Francia meridionale. In Italia ci aspettiamo temperature miti al centro-sud, più basse al nord con banchi di nebbia in pianura e nelle vallate e rischio valanghe sulle montagne. Nei paesi del centro Europa – come Germania, Ungheria e Polonia – la massa di aria calda è andata ad impattare con strati di aria fredda collocati a quote più basse determinando intense piogge e fenomeni come il gelicidio. Nel frattempo in altre aree del pianeta, ad esempio in Giappone e nel Nord America, l'inverno è molto rigido, ci sono copiose nevicate e temperature abbondantemente sotto lo zero.

Il caldo anomalo di Capodanno rientra tra i fenomeni estremi causati dal cambiamento climatico
È ancora troppo presto per dirlo. Delle variazioni nel sistema climatico possono essere fisiologiche e un episodio di breve durata, come quello che ci aspettiamo per Capodanno, potrebbe non dipendere dal surriscaldamento globale. Certo, il caldo intenso in Europa e il gelo in America e Giappone sono comunque fenomeni estremi e possono rappresentare un campanello d'allarme, ma lo capiremo con certezza solo nei prossimi mesi analizzando i dati. Quel che è certo, tuttavia, è che gli ultimi inverni sono stati più miti per colpa del cambiamento climatico. Su questo la comunità scientifica non ha dubbi.

Secondo l’ultimo report di Legambiente sul clima nel 2021 in Italia si sono verificati 187 fenomeni meteo "violenti" che hanno provocato 9 vittime e ingenti danni nei territori. Più colpite le città di Roma (9 eventi estremi), Napoli (5), Catania (4), Palermo e Milano (2). Come mai?
Non mi stupisce che ad essere colpite siano state soprattutto le città più popolose, quelle con una grande densità abitativa. Tutto sommato il fatto che a fronte di 187 eventi estremi ci siano stati "soltanto" nove morti significa che i sistemi di allerta funzionano e che le persone sono più consapevoli di alcuni anni fa delle possibili conseguenze del cambiamento climatico. Ci stiamo abituando al fatto che possano esserci eventi estremi e ci stiamo attrezzando per affrontarli, ma dobbiamo ancora fare molto e lavorare per una migliore organizzazione degli spazi urbani: climatologi, architetti, urbanisti e amministratori pubblici devono poter collaborare, creare città in cui tutto sia raggiungibile in 15 minuti, mitigare le "isole urbane di calore". Cercare, cioè, di adattare per quanto possibile le città agli effetti del cambiamento climatico, che si stanno già manifestando ovunque.

I governi hanno compreso l'allarme sul surriscaldamento globale lanciato dalla comunità scientifica? Oppure, come nel film Don’t Look Up, i leader mondiali stanno ignorando la possibile catastrofe climatica?
Rispetto al passato i governi sono sicuramente molto più sensibili al problema, e gli stessi climatologi hanno strumenti molto migliori rispetto a 20-30 anni fa. L'ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 di Glasgow non ha portato i risultati che speravamo, ma sono comunque stati fatti comunque dei passi avanti e i governi hanno confermato gli impegni assunti a Parigi nel 2015, prevedendo un limite al riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi, possibilmente vicino a 1,5 gradi centigradi.

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