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Calci, pugni e umiliazioni quotidiane ai disabili in comunità: 3 operatori arrestati a Perugia

Gli episodi di maltrattamenti e violenza si sarebbero verificati sia in presenza di altri ospiti disabili ma anche davanti ad altri operatori che, seppur non responsabili diretti, degli abusi non denunciavano nulla.
A cura di Antonio Palma
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immagine di repertorio
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Schiaffi, calci e pugni ai disabili ospiti della comunità di alloggio ma anche insulti quotidiani e umiliazione davanti a tutti. Sono le terribili condotte contestate a tre operatori di una comunità per disabili a Perugia, arrestati oggi dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti.

Nei confronti dei tre arrestati il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari eseguite nelle prime ore di oggi, venerdì 16 dicembre, dai carabinieri del Nas di Perugia con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale del capoluogo umbro.

Gli arresti arrivano al termine di una complessa indagine, coordinata dalla Procura diretta da Raffaele Cantone e condotta dal nucleo Carabinieri per la Tutela della Salute che si sono avvalse anche di intercettazione ambientale audio e video con telecamere nascoste.

Proprio le intercettazioni avrebbero permesso di portare alla luce una situazione estrema all’interno della struttura dove i disabili sarebbero stati sottoposti a umiliazione continue con abusi fisici e psicologici quotidiani.

Secondo gli inquirenti, infatti, “gli indagati, venendo meno ai loro obblighi, avrebbero posto in essere, in maniera sistematica, una serie di atti di umiliazione quali condotte vessatorie fisiche e verbali, intimidazioni anche mediante strattoni, percosse, insulti, lancio di oggetti, calci, schiaffi e pugni”.

Non solo, per gli ospiti considerati più irrequieti scattavo anche punizioni fisiche come l’obbligo di rimanere seduti su poltrone e divani con la forza per lunghi periodi, e a volte anche per l’intera giornata.

Le previste attività ludico ricreative, al contrario, erano inesistenti, secondo quanto comunicato dalla Procura perugina.

Gli episodi di maltrattamenti e violenza si sarebbero verificati sia in presenza di altri ospiti disabili ma anche davanti ad altri operatori che, seppur non responsabili diretti, degli abusi non denunciavano nulla. Per questo anche loro sono indagati e anche per loro sono scattate le perquisizioni.

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