Cadavere avvolto in un lenzuolo e abbandonato in strada a Gioiosa Ionica: 2 persone indagate per l’omicidio

Sono due le persone indagate per l’omicidio di Kumar Pankaj, il 37enne cittadino indiano trovato cadavere nell’estate scorsa in un vicolo di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, avvolto in un lenzuolo. La svolta investigativa nelle ultime settimane quando gli accertamenti investigativi e scientifici dei carabinieri hanno portato all’arresto di un altro cittadino indiano accusato di essere l’autore materiale dell'assassinio. Con lui nel registro degli indagati è finito anche un altro connazionale accusato di favoreggiamento.
La scoperta del cadavere del 37enne è avvenuta la mattina del 20 agosto scorso quando alcuni passanti avevano notato il corpo che spuntava dal lenzuolo abbandonato nel centro storico di Gioiosa Ionica. L’autopsia aveva confermato subito la morte violenta e le immediate indagini dei carabinieri avevano poi stretto il cerchio attorno alla comunità indiana ritenendo che il delitto fosse maturato all'interno della comunità straniera.
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, supportate dal Ris di Messina, dal personale Sis del Comando provinciale di Reggio Calabria e dal Nucleo investigativo di Locri, hanno consentito alla Procura di Locri di identificare prima la vittima, già nota alle forze dell'ordine, grazie ad alcuni tatuaggi e poi il presunto assassino.
Da alcune testimonianze, infatti, era emerso che il 37enne aveva avuto una feroce lite con un connazionale e i due si sarebbero affrontati davanti a diverse persone. Le indagini hanno quindi individuato il sospetto in alcune telecamere della zona e nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato tracce di sangue. Per lui il mese scorso è scattato così l’arresto per omicidio.
Le indagini sono ancora in corso per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e il ruolo di eventuali complici. In settimana il Ris di Messina ha iniziato anche gli accertamenti urgenti sulle tracce ematiche rinvenute nell'abitazione dove viveva l'indiano detenuto, prelevando anche diversi campioni.
Secondo una prima ipotesi investigativa, l'omicidio sarebbe avvenuto all'interno di una casa dismessa dove il 37enne viveva assieme all’uomo fermato. Alla base di tutto i frequenti litigi che nei giorni precedenti al delitto avevano portato la vittima a richiedere anche l’intervento dei sanitari del 118.