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Cacciatore spara ma colpisce padre col neonato in braccio nel giardino di casa

L’episodio alla periferia di Fossalta di Piave, nel Veneziano ma al confine con la provincia di Treviso. A denunciare l’accaduto è stato proprio il papà colpito, che abita in una zona di campagna circondata da terreni dove spesso si aggirano cacciatori. Per lui lesioni a naso e zigomo, il bimbo ha riportato solo contusioni.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia sfiorata durante una battuta di caccia tra le campagne venete tra il Trevigiano e il Veneziano quando un cacciatore ha sparato sbagliando mira e colpendo di striscio un papà col figlioletto in braccio che si trovavano nel giardino di casa loro. L’episodio si è consumato nel primo pomeriggio di domenica alla periferia di Fossalta di Piave, nel Veneziano ma al confine con la provincia di Treviso. A denunciare l’accaduto è stato proprio il papà colpito, che abita in una zona di campagna circondata da terreni dove spesso si aggirano cacciatori.

Secondo il racconto fatto dall’uomo ai carabinieri, dopo pranzo e aveva deciso di uscire un po’ all’aria aperta col figlio di appena quattro mesi e stava passeggiando col piccolo in braccio quando sono avvenuti i fatti. Un cacciatore che era a poche centinaia di metri dall'abitazione  ha esploso dei colpi, pare per uccidere una lepre, ma qualcosa è andato storto: i pallini hanno raggiunto il giardino di casa dove padre e figlio passeggiavano e hanno preso di striscio al volto l’uomo, che è rimasto ferito e sanguinante. In quei drammatici frangenti l’uomo ha temuto per il bimbo  più che per se stesso ma fortunatamente il piccolo ha riportato solo una escoriazione sul petto mentre per lui lesioni superficiali a naso e zigomo.

“La domenica mattina, qui è un via vai continuo di cacciatori con i loro cani. Domenica pomeriggio, di solito, non c’è più nessuno. Ecco perché l’altro giorno non avevo fatto caso a quei due cacciatori” ha spiegato l’uomo a Il Messaggero, raccontando: “Ho sentito lo sparo e ho avvertito la pioggia di pallini. Ho sentito le bruciature e mi sono messo ad urlare come un pazzo, il piccolo è scoppiato in un pianto disperato, il primo pensiero è che fosse stato colpito”. Sui fatti sono in corso ora le indagini per accertare l’esatto punto da cui sono stati esplosi i colpi e se i cacciatori fossero troppo vicini all’abitazione.

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